12 marzo 2006

OH SHIT! - La mostra



Sera, Futuro è in casa sua davanti ai libri, ma non sta studiando. Ripensa a quello che è successo negli ultimi giorni, e a come sarebbe stata più semplice la vita da supereroe. Ma poi un pensiero più deciso interrompe gli altri: “Avanti, Futuro… non puoi sempre abbatterti così! Che razza di supereroe sei! Devi riuscire a diventare un ragazzo normale... devi impegnarti e combattere per riuscirci. È forse la battaglia più dura della tua vita, e la devi vincere!… Analizziamo la situazione… devi studiare per il tema di domani, e devi farlo esattamente come i tuoi compagni di classe… pensa Futuro, pensa…” Al ragazzo vengono in mente i discorsi fatti quella mattina dai suoi compagni: “Oh, no! Un altro tema!”, “Ma chi ce la fa a studiare da oggi a domani?!”, “Io non studio, tanto è impossibile farcela!”, “Già!” Al che Futuro fa un sorriso a 365 denti e conclude: “E allora non studierò nemmeno io per domani, farò proprio come i miei compagni, e poi si vedrà.” Il ragazzo va a dormire.

La mattina dopo, Futuro attraversa l’atrio della scuola. Nonostante sia visibilmente assonnato, arrivato a metà si accorge che qualcosa è cambiato: nella sala è infatti stata allestita una mostra sull’olocausto. Futuro pensa: “Hanno fatto bene a fare una mostra sulla shoa, così qualcuno imparerà qualcosa di utile in questa scuola, almeno si spera.” e poi si incammina verso la sua aula. Una volta in classe si siede al suo posto; pochi istanti dopo entra il prof. che distribuisce i fogli e gli insulti di rito. Futuro pensa: “Ok, io non ho studiato nulla, come tutti i miei compagni di classe, e ora vediamo che succede…” Futuro rimane così in attesa con un sorriso da ebete, ma l’unica cosa che interrompe il suo aspettare è purtroppo il suono della campanella. I ragazzi consegnano i temi al prof., il quale contraccambia con le bestemmie d’ordinanza.

I ragazzi sono in bagno. Futuro sente che gli altri si scambiano risposte e opinioni sul tema, e allora gli domanda, spaventato quanto incredulo: “Ma… ma allora voi avete studiato?!” al che i ragazzi rispondono: “E certo che abbiamo studiato, tu no, sfigato? Siamo stati svegli tutta la notte, ma abbiamo studiato!”, “Già!” Il sangue scolora il volto di Futuro con la stessa velocità dell’acqua che esce dallo sciacquone di un water. Riesce a pensare, ma non a pronunciare un: “Oh, shit!”

Un’ora dopo i ragazzi sono in classe. Entra il prof., al che Futuro si alza in piedi, gli dice: “Non serve che dica niente: ho preso zero e mi caccio fuori dalla porta, porcodilà, porcodiquà!” e se ne esce dall’aula.
Camminando per i corridoi Futuro pensa: “Oh, shit! Ma come: faccio i temi da dieci e prendo zero, i temi da sei e prendo zero, i temi da zero e prendo zero! Ma come diamine si fa a sopravvivere in questo mondo di shit!”
Ad un certo punto il suo super udito capta uno strano dialogo: “Cuompagno Putin, ti priego: lasciaci tuornare a dacia! La Mir sta cruollando a piezzi: si spiezza in due!” “Mi dispiace, cuompagno Priakof, ma in tutta la Russia nuon ci suono rubli a sufficienza per cuomperare il carburante per lo sputnik per il viaggio di rituorno!” “Ma priesidente, stiamo finendo i viveri e il calcuolatore di buordo sta già cantando ‘Giro, giro tuondo…’ ”
Futuro si infila un dito in un orecchio e pensa: “Devo ricordarmi di regolare il super udito…” quando proprio il suo super udito capta un ancor più strano dialogo: “Accendi, così impareranno a fare una mostra sugli ebrei qui, nella nostra città!” Il ragazzo si sporge dalla finestra e vede due naziskin che stanno accendendo la miccia di una bomba posta davanti all’ingresso della scuola. Futuro pensa: “Devo subito fermarli!” Fa per lanciarsi contro di loro quando pensa: “Oh, shit! C’è il rischio che tutti mi vedano… oh, shit! Devo farlo di nuovo!” Futuro si precipita verso lo sgabuzzino della scuola, ne esce conciato da Super Mocio, vola sulla bomba, la prende e la scaglia più lontano che può.

Intanto sulla Mir, mentre i due astronauti che sono a bordo stanno brindando con la vodka e uno di loro dice: “Brindiamo al cuompagno Putin, che truoverà sicuramente il metuodo per ripuortarci sulla Terra!”, si sente un colpo, come se qualcosa avesse urtato la Mir. Uno dei due astronauti esclama: “Cuompagno Dimitri, siamo salvi: è arrivuato il nuostro priesidente a prienderci!”
In quel momento, sulla Terra, Futuro si getta sui due naziskin, placcandoli come se stesse giocando a rugby, e li lega. Un boato squarcia il silenzio del cortile: “La bomba!” pensa Futuro, ma è invece l’ovazione dei suoi compagni di scuola e di quelli degli istituti vicini che, affacciati sul cortile, stanno inneggiando a Super Mocio. Perplesso, e indeciso se essere felice o triste, Futuro esclama: “Oh… shit!”

È sera su Mosca, e Putin si trova su di un prato abbracciato ad una ragazza. Ad un certo punto il presidente indica verso l’alto e dice alla sua bella: “Guarda, Natasha: una stiella cuadente!”

FINE

1 commento:

Tommy ha detto...

Quando frequentavo la scuola, io e alcuni compagni avevamo realmente allestito una mostra sulla shoa.

Quando ho scritto questo racconto, effettivamente la Mir stava precipitando sulla Terra.

Se qualche Russo ha letto questa storia, gli chiedo scusa per l'abbondanza di luoghi comuni.

Il prologo e i primi due episodi presentano i protagonisti e l'ambiente. Il terzo invece è l'episodio-tipo, a cui i seguenti si dovrebbero ispirare.

Tracciate queste linee guida, però, non ho più scritto gli altri episodi, per le stesse motivazioni che mi hanno spinto ad abbandonare Tommy. Però ho qualche idea in testa, forse un giorno le scriverò.