25 dicembre 2005

TOMMY - RoboKitt



Tommy sta andando in macchina per una via della città quando da una laterale alla sua sinistra sbuca la Supercar a velocità folle.
Sul tetto della macchina si trova Nena dei Cardigans e l’auto va a sbattere contro un muro; Tommy se la trova di colpo davanti e urla: “Ma quella è Nena … e cosa sta facendo … ahhh!”, ma non può fare a meno di finirci contro.
Lui e Nena sono sbalzati lontani dalle auto e si incrociano in volo.

Poco dopo, stando seduto sull’asfalto Tommy si domanda: “Aah! Ma cosa è successo?” Si rialza e dice: ”Devo andare a vedere se Nena sta bene. Aah!”
Di fronte a Nena, seduta per terra, Tommy le domanda: “Ti sei fatta male?” e lei risponde: “No, tranquillo. Non mi sono fatta niente.” Tommy si volta e dice: “OK.” ma proprio in quel momento un sasso bello grosso precipita dal cielo e va a finire sulla testa di Nena, facendola svenire.

Intanto Tommy, che non si è accorto di niente, raggiunge la Supercar, infila la testa dentro il finestrino e domanda: “Kitt, si può sapere che cos’hai combinato?”
“Oh, niente Michael. Mi sono collegato in rete e ho conosciuto un computer simpaticissimo di nome HAL che mi ha passato delle foto di Sabrina Ferilli. Le vuoi vedere?”
“E tu per delle foto della Ferilli hai combinato tutto questo macello?!”
“Perché, è successo qualcosa?”
Tommy appoggia la testa e un braccio sul tettuccio dell’auto e digrigna: “Grr!”
“Pensa che HAL mi ha insegnato anche una simpatica canzoncina: ‘Giro giro tondo, casca il mondo…’ ”
“GRR!”

In quel momento arriva Ciccio in moto, si ferma e domanda: “Tommy, che è successo?”
“Mi sono scontrato contro Nena dei Cardigans … a proposito, dove sarà finita?”
Tommy si volta e vede che i membri della band stanno portando via Nena su di una barella. Lei gira la testa verso Tommy e dice: “Riprenditi quello stupido computer e portati via anche quella dannata macchina!”
“Già, le macchine! Sono entrambe distrutte, e ora come faccio?”
Ciccio risponde: “Tranquillo, ci penso io a rimettere tutto a posto; è facile come mangiare un gelato.”
“Ma sei sicuro di saperlo fare?”
“Non ti preoccupare: ho a casa l’intera collezione dei Transformer!”

Qualche giorno dopo Tommy è nel garage di Ciccio; vicino a lui un lenzuolo scuro nasconde la sagoma di un’automobile. Ciccio dice: “E ora, signore e signori, ammirate la nona meraviglia del mondo: …” Ciccio toglie via di colpo il lenzuolo e svela così che la sua creatura è un robot, aggiungendo: “RoboKitt!”
RoboKitt: “Ciao Michael!”
Tommy urla: “Che cosa? Da due automobili tu hai ottenuto questo orrore?!?!”
Ciccio: “Non solo, ci ho messo anche dei pezzi di una lavatrice! E poi te l’avevo detto che ero un esperto dei Transformer!”
“Si ma io ho bisogno di un mezzo per spostarmi, non di questo ammasso di ferraglia!”
“Non ti preoccupare: ho pensato anche a questo.”
Ciccio porta davanti a Tommy una bicicletta orribile e dice: “Con i pezzi avanzati ho costruito questa!”
Tommy si mette una mano davanti agli occhi e poi dice: “E va bene, guardiamo questo robot.”
Poi fa il giro a RoboKitt e nota che questo ha un tubo che gli esce dalla zona sedere.
“E questo che cos’è?”
“Non sapevo dove mettere un tubo di scappamento, e così…”
“Ma ha una funzione o è stato messo lì solo per bruttezza?”
“Beh, diciamo che è meglio se non gli dai da mangiare fagioli.”
Tommy si mette nuovamente una mano sugli occhi. Poi sale sulla bici e dice: “OK. Kitt, andiamo a casa. Ciao Ciccio.”
RoboKitt: “Ciao Cicciuzzo!”
Ciccio: “Ciao.”

Tommy e Kitt si dirigono verso casa; Tommy pedala seduto sulla bicicletta sgangherata mentre Kitt gli corre a fianco. Ad un certo punto Kitt dice: “Fermati Michael!”
“Perché?”
“Devo fare pipì.”
Tommy digrigna: “Grr!” mentre Kitt fa pipì sul ciglio della strada.

Il mattino dopo Tommy sta dormendo nel suo letto; suona la sveglia, Tommy apre gli occhi e lancia un urlo: “AAAAAAAH!” Salta fuori dal letto e grida a Kitt: “E tu cosa ci fai lì?”
Kitt, in piedi a fianco del letto ma piegato in due in modo da tenere la testa solamente venti centimetri sopra il cuscino di Tommy, risponde: “Mi annoiavo a non far niente, e così mi sono messo ad aspettare che ti svegliassi per giocare assieme.”
Tommy, vestendosi: “Non ho tempo per giocare, ora devo fare colazione e poi andare a scuola.”

Tommy e Kitt sono seduti al tavolo della cucina e stanno facendo colazione. Kitt tiene in mano la scatola dei cereali e Tommy gli domanda: “Ma mangi anche tu?” e Kitt: “Certo, i cereali Crunch forniscono al corpo il giusto apporto di fibre e ferro necessari per affrontare la giornata, c’è scritto anche qua!”

Poco dopo Tommy e Kitt si trovano sulla porta; Tommy gli dice: “E tu dove credi di andare?”
“Che domande, vengo con te Michael!”
“Non dire assurdità, non posso portarti a scuola: tu rimani qua.”
“Ma che cosa faccio qui, io da solo mi annoio!”
“Vai a parlare con quell’altro ammasso di ferraglia che è la lavatrice.”
“Vabbene, ciao.”
Tommy esce di casa sbattendo la porta e s’incammina verso la scuola.

Kitt va in bagno, si siede sul water posto di fronte alla lavatrice e le dice: “Ciao, io sono Kitt. Michael mi ha detto che vi conoscete, siete amici da molto tempo?” E poi: “Hem … dimmi: ti chiami ‘Lava’ di cognome mentre ‘ ’Trice’ è il diminutivo di ‘Beatrice’ ?” Non ottenendo nessuna risposta Kitt dice: “Che strano, non risponde. Forse bisogna accenderla…” Kitt preme il pulsante di accensione ma la manopola che regola il ciclo di lavaggio è posizionata sulla fase centrifuga. La lavatrice si accende e comincia la centrifuga, ma essendo vuota, inizia a vibrare e a muoversi tutta avanzando verso Kitt.
Kitt le dice: “Mi scusi, non credevo di farla arrabbiare facendole una domanda personale! Ma ora si calmi, la prego: non si agiti così!” Kitt scappa fuori dal bagno gridando: “AARGH!” poi esce di corsa dalla porta di casa urlando: “Devo andare da Michael!”

Arrivato sul pianerottolo, davanti all’ascensore, Kitt dice a quest’ultimo: “Ciao Ash Enzo Re, mi dai un passaggio fino al piano terra? … Mhh… devo premere qui?” Kitt preme il pulsante, che diventa rosso. Kitt dice: “Hi hi, è diventato tutto rosso, devo avergli fatto il solletico!” Un minuto dopo Kitt esce dalla porta dell’ascensore al piano terra e dice: “Ciao Ash!” e poi, tra sé e sé: “Ragazzo simpatico, peccato parli poco.”

Kitt s’incammina verso la scuola, mentre i passanti lo guardano stupiti. Poco dopo Kitt arriva davanti a un semaforo e gli dice: “Ciao Sam Aforo. Vado giusto per la scuola di Michael?” Ovviamente il semaforo non risponde, ma diventa rosso e allora Kitt esclama: “Uff! Un altro che invece di rispondere, arrossisce! Vabbè, io vado.” Kitt attraversa l’incrocio con il rosso e le automobili, per evitarlo, vanno a sbattere.

Intanto Tommy è in classe e Luisa gli domanda: “Che hai, Tommy? Oggi hai una brutta faccia.” E Tommy le risponde: “Non dirmi niente, oggi ho avuto un risveglio orribile…” In quel momento la porta dell’aula viene abbattuta da un calcio ed entra Kitt, che dice: “Ciao!” poi si siede sul banco di Tommy, sfondandolo, e dice: “Finalmente ti ho trovato, ho dovuto abbattere le porte di mezza scuola per trovarti!”
Tommy risponde: “Non potevi aprirle come fanno tutti? Ma comunque che cosa ci fai tu qui?”
Il prof. Munch grida: “Tommy, si può sapere che cosa sta succedendo? E poi cos’è questo mostro?”
Tommy non sa cosa dire: “Hem … questo è il mio…” e intanto pensa: “Robot affetta verdure? Gatto transgenico? Fratello scomparso?” e poi dice: “Robot maggiordomo!”
Il prof. Munch grida, assumendo la sua tipica espressione: “Ma che cosa ci fa qui?”
Kitt gli dice: “Ma lo sa che lei quando urla sembra il personaggio rappresentato nel quadro ‘Il grido’ dipinto dal pittore espressionista norvegese Edvard Munch nel 1893 ?” E poi, sottovoce rivolto a Tommy: “Mentre venivo qui mi sono fermato all’edicola e ho acquistato il CD-ROM ‘Impara l’arte, ignorante!’ ”
Tommy gli risponde: “Ma sai che erano anni che volevamo dirglielo e non l’abbiamo mai fatto?”
Il resto della classe esclama: “Aah!” “Ecco chi mi ricordava!” mentre Ciccio dice: “Io continuo a sostenere che sembra più che altro una zucca con braccia e gambe!”

Il prof. Munch risponde a Kitt: “Ottima osservazione, robot. Devi sapere infatti che ‘Il grido’ altro non è che un autoritratto di Edward Munch, e io sono il suo ultimo discendente!”
La classe rumoreggia: “Buu!” “Valà sbanfone!” “È a forza di urlare contro di noi poveri studenti che ti è venuta quella paresi!” “E io sono il figlio segreto di Michael Jackson!” mentre Ciccio dice: “Sei il figlio di una zucca e di un finocchio!”
Il prof. Munch assume un’espressione più arrabbiata del solito e grida: “Smettetela immediatamente! E tu Tommy, caccia via il tuo mostro maggiordomo!”

Tommy: “Ha ragione prof., mi scusi.” Poi si volta verso Kitt egli dice: “Kitt…”
La classe: “Kiiit?!”
Tommy: “Cioè…” si volta verso Kitt, gli fa l’occhiolino e gli dice: “James, accomodati pure fuori dall’aula e attendimi fino alla fine delle lezioni.”
Kitt: “James?!”
Tommy: “Grr!”
Kitt: “Ma, a chi stavi parlando in quella maniera del %&#£, Michael?”
La classe: “%&#£, Michael?!”
Tommy si mette entrambe le mani sulla faccia e poi esplode in un urlo spaventoso: “VATTENE SUBITO DI QUI!!!”
Kitt dice: “Hey, non serve mica urlare così! Basta chiedere ‘per favore’, eh?!” e se ne esce dall’aula, sedendosi poco fuori dalla porta. Tommy ha una vena enorme che gli pulsa da una tempia all’altra.

In quel momento arriva correndo in corridoio il bidello con un foglio di carta in mano. Il prof. Munch riesce a dire solo: “Riprendiamo la lezione da dove l’avevamo lasciata prima di essere interrotti…” che il bidello entra volando nell’aula, perché Kitt gli ha fatto lo sgambetto. Il bidello va a sbattere per terra vicino alla cattedra, gridando: “Professor Munch!” mentre Kitt sghignazza: “Hi, hi, hi!” stando fuori dall’aula.

Il prof. Munch domanda: “Che cosa c’è ora, Virginio?
“È arrivata la solita soffiata che ci avvisa che oggi ci sarà il controllo della scuola da parte del sovrintendente all’istruzione.”
“Maledetta soffiata, non potrebbero mandarla con un po’ più di anticipo? Presto, smobilita tutti i bidelli, gli assistenti e tutta quell’altra gente che gira per la scuola e non si sa cosa fa: la scuola dev’essere tirata a lucido!”
“Ma professore, sono già tutti impegnati a rimettere in piedi le porte che qualcuno ha sfondato…”
Questa volta è il prof. a fare: “Grr!”
Fuori dalla porta, Kitt sghignazza: “Hi, hi, hi!”

Qualche minuto più tardi, il sovrintendente passa davanti alla porta sfondata dell’aula, guarda dentro e dice: “Munch, ti ho trovato finalmente.” Poi entra e si avvicina al professore.
“Sovrintendente, è già arrivato?! … Cioè volevo dire…benvenuto!”
“Sono venuto a cercarti perché mi accompagnassi a fare il giro d’ispezione alla scuola…ma vedo che stai facendo lezione; non puoi lasciare la classe da sola: verranno anche loro con noi.”
Mentre il prof. e il sovrintendente escono dall’aula, quest’ultimo dice: “Ma…e la porta che fine ha fatto?”
“Sai…gli studenti dicevano di sentirsi come rinchiusi in quest’aula e allora ho provveduto a far togliere la porta.”
“Ottima idea, Munch! La scuola ha già meritato un punto.”
Il prof. Munch fa un sorriso di bronzo.

Mentre esce dalla porta, Tommy pensa: “E Kitt dove si sarà cacciato? Speriamo che non combini altri disastri!” Infatti il robot non è più al suo posto fuori dalla porta.

Poco dopo il prof. e il sovrintendente aprono la porta di un’aula. Munch dice: “Questo è il laboratorio di scultura.” Nell’aula ci sono alcuni tavoli, strumenti e delle statue a imitazione di quelle classiche, ma tra di loro c’è nascosto Kitt in posa plastica.

Il prof. e il sovrintendente aprono la porta di un’altra aula. Munch dice: “Questo invece è il laboratorio di scienze.” Nell’aula ci sono alcuni strumenti, tavoli e un manichino anatomico rappresentante lo scheletro umano, ma al posto del manichino rappresentante lo schema dei vasi sanguigni c’è Kitt nella stessa posa dell’altro manichino.

Il prof. e il sovrintendente aprono la porta della sala pesi della palestra. Munch dice: “Questa infine è la sala pesi.” Nella sala ci sono alcune macchine, dei pesi e il poster anatomico con indicati i nomi dei vari muscoli, ma davanti al poster si è piazzato Kitt, nella stessa posizione dell’uomo del poster.

Il sovrintendente cammina per un corridoio dicendo: “Munch, questa volta devo dire che hai fatto un ottimo lavoro. La tua scuola si merita un…” In quel momento il sovrintendente imbocca l’uscita di emergenza e Munch gli grida: “Aspetti! La scala antincendio non è ancora stata montata!” Alcuni studenti si coprono gli occhi.

Dal piano terra, all’esterno dell’edificio, Kitt allunga le braccia verso l’alto fino ad afferrare i piedi del sovrintendente che danno ormai sul vuoto e lo fa scendere sino a posarlo a terra. Kitt gli dice: “Ciao!”

Munch e gli studenti corrono fino al piano terra preoccupati. Quando arrivano lì, il sovrintendente dice: “Munch, non credere che io non mi sia accorto della presenza di questo robot bidello che si occupa di controllare che tutto vada bene e interviene se ce n’è bisogno! Bravo, ottimo acquisto: la tua scuola si merita un dieci!” Perdendo la sua caratteristica serietà Munch alza un pugno al cielo e grida: “Evviva! Sì, sì, sì!”

Quella notte Tommy è nel suo letto e guarda verso l’alto con un espressione sconsolata. Dice: “La lavatrice, lasciata accesa per tutta la giornata, ha allagato l’appartamento: dovrò spendere dei milioni per rimetterlo a posto. Poi, dopo il mio, ha allagato anche l’appartamento al piano di sotto: dovrò spendere dei milioni per rimetterlo a posto e altri ancora per le spese processuali. Andando per tutta la giornata, la lavatrice ha fatto surriscaldare l’impianto elettrico del condominio: dovrò spendere dei milioni per rimetterlo a posto, altri ancora per le spese processuali e infine altrettanti per pagare il danno agli altri inquilini.
Ma la cosa che mi dà più sui nervi…È QUESTO STUPIDO ROBOT CHE CONTINUA A GUARDARMI!!!!!” Kitt infatti è nella stessa posizione che aveva la mattina.

FINE.

18 dicembre 2005

TOMMY - I fusti radioattivi


Tommy cammina per la città e pensa: “Domani parto per il mare assieme ad Ari. Vediamo se mi sono ricordato tutto: le ultime cose le ho acquistate, la valigia l’ho preparata … ah, devo farmi tagliare i capelli!” e si batte una pacca sulla fronte.

Poco dopo arriva davanti alla vetrina del suo barbiere e pensa: “Vado dal mio barbiere di fiducia … Atch, è chiuso! … Andrò dal barbiere all’angolo.”

Un attimo dopo Tommy arriva davanti a una vetrina con sopra scritto ‘Salone anni ’80 ’ e pensa: “ ‘Salone anni ’80 ‘ … non ci sono mai stato.” Tommy entra nel salone e dice “Buongiorno” al barbiere che lo invita ad accomodarsi sulla poltroncina per farsi tagliare i capelli. Tommy, spiega al barbiere: “Vorrei che me li tagliasse…”
L'uomo, interrompendolo: “Sì, e adesso sei tu che mi vuoi dire come devo tagliare i capelli! Ma chi ti credi di essere, eh? Guarda che qui sono io il barbiere, non vorrai mica insegnarmi il mio lavoro, eh?”
“No, no.”
“Ah, ecco! Questo è il ‘Salone anni ’80 ‘ e io taglio i capelli in due modi soli: agli uomini li faccio alla Righeira e alle donne alla Rettore. Tu mi sembri un uomo e quindi te li farò a pera! Hai qualche obiezione da fare?”
“No, no.” risponde Tommy impaurito
Un’oretta più tardi Tommy esce dal salone con i capelli acconciati a pera. Mentre i passanti ridono di lui, Tommy pensa: “Atch! Dovrò andare a casa a risistemarli!”

Una settimana dopo Tommy e Ari sono in vacanza al mare e anche questa mattina, alle nove precise, arrivano sulla spiaggia e raggiungono il loro posto. I loro vicini di ombrellone sono i Superamici di Tommy Superman, Batman e Acquaman. Poco più in là ci sono Spiderman e Wonder Woman sulla spider.
Superman si alza dalla sdraio per salutare Tommy e Ari ma per sbaglio calpesta il castello di sabbia che Acquaman stava costruendo. Superman saluta con la manona e dice: "Ciao ragazzi, come 'tate?"
Batman vede la scena e dice a Superman, sarcastico: "Guarda cosa hai fatto, 'ravo!" e applaude.
Acquaman scoppia in lacrime e dice: "Mi h'i distrutto il c'stello, uhee!"
Ari: "Poverino, guardalo come piange!"
Tommy: "Tranquilla, quando piange vuol dire che è normale."

Superman raggiunge Tommy e Ari con una macchina fotografica e gli dice: "Ragazzi, 'orridete che vi faccio una foto!" e ne fa un paio senza accorgersi che con la manona copre parte dell'obiettivo. Poi dice: " A propo'ito: ho portato a 'viluppare le foto che ho fatto in que'ti giorni, eccole qua." poi le consegna ai ragazzi e torna sotto il suo ombrellone. I due guardano le foto e Tommy osserva che, oltre alla manona di Superman che copre parte di ogni foto, in alcune di esse si nota una nave che si trova sempre nello stesso punto del mare.

Tommy dice: "Che storia ... guarda che cosa strana ..."
Ari: "Non mi dirai che nelle foto sembro più grassa!"
"No, intendevo che in alcune foto è presente la stessa nave sullo sfondo, sempre nel medesimo punto del mare ... queste foto sono state scattate più o meno alla stessa ora, a quest'ora ... e infatti eccola là!" - indicando la nave nel mare - "Che ne dici di scoprire il perché di questa cosa?"
Tommy e Ari si siedono sull'asciugamano e osservano la nave rimanere ferma in quel punto per alcuni minuti e fanno delle ipotesi.
Tommy: "Forse fanno pesca subacquea in una zona in cui è vietato."
Ari: "Oppure stanno liberando dei pericolosi pesci piranha perché ci divorino tutti."

Sul mare davanti a loro passa Wonder Woman con un motoscafo fatto con la stessa foggia della spider, tirando Spiderman che fa sci d'acqua. Wonder Woman gli dice: "Ti diverti tesoruzzo?" e Spiderman risponde: "!"

Tommy: "Forse stanno recuperando dei preziosi reperti archeologici sommersi, all'insaputa della sovraintendenza ai beni culturali."
Ari: "Oppure stanno nascondendo tracce di vita aliena abbandonandole sul fondo del mare."
Tommy: "Comunque sia, dopo una decina di minuti di sosta, si sta rimettendo in moto. Seguiamola!"

Tommy e Ari si vestono e seguono il percorso della nave stando sulla costa. La nave attracca in un piccolo molo lì vicino. Tommy e Ari si nascondono poco distanti, dietro agli scogli. Dalla nave scendono due uomini, di cui uno ha i capelli pettinati a pera e in quel momento arriva un camion. L'autista scende e dice agli altri due: "C'è un altro carico di fusti radioattivi da scaricare in mare."
L’uomo con i capelli a pera dice: "Hey, amico: si era detto un solo carico al giorno."
Il camionista: "Ascolta, a me non interessa; io sono stato pagato per portarvi questi fusti e questa bella valigetta piena di soldi. Se hai qualcosa di cui lamentarti, dillo ai capi."
L'altro uomo dice al socio: "Ha ragione lui, e poi a te cosa interessa: l'importante è prendere i soldi!"
L’uomo con i capelli a pera dice: "D'accordo, carichiamoli sulla nave ma facciamo in fretta."

I tre uomini cominciano a caricare i fusti sulla nave e Tommy dice ad Ari: "Che storia, anche quel tipo lì è andato al ‘Salone anni ’80 ‘! Ma comunque quello che stanno facendo non mi piace. Ho un'idea: tu rimani qui, io intanto cercherò di avvicinarmi per vedere se posso fare qualcosa."

Tommy si allontana tra gli scogli; dopo qualche minuto torna e dice ad Ari: "Niente, è impossibile avvicinarsi di più senza essere visti ... dunque: tutti i fusti sono stati trasportati sulla nave, l'uomo del camion se ne sta andando, un altro è lì sul molo ... e quello con la pera in testa che fine ha fatto?"
In quell'istante Tommy e Ari vengono sollevati di peso dall'uomo che dice: "Vi ho presi, sì, spioni." e portati sul molo. L'uomo dice all'altro: "Ecco chi ci stava spiando: l'avevo detto io che avevo visto qualcuno muoversi tra gli scogli!"
Tommy esclama: "No!"
L'uomo domanda all'altro: "E ora che ne facciamo di questi due?"
L'altro: "Per intanto rinchiudili nel vecchio deposito: dobbiamo andare a scaricare i fusti, penseremo dopo a loro."
L'uomo porta Tommy e Ari nel deposito e li rinchiude in un vecchio armadio, poi se ne va.

I due ragazzi si agitano cercando di aprire l'armadio, poi lui dice: "Niente, è impossibile uscire da qui."
"Ascolta Tommy, forse non usciremo mai vivi da questo armadio, e ..."
"E ...?"
"E ..." e si getta al collo di Tommy e lo bacia.

Un quarto d'ora dopo i due uomini ritornano e, davanti all'armadio, dicono: "Allora, che ne facciamo di questi due?" "Buttiamoli dalla scogliera, così non daranno più fastidio e nessuno li troverà mai!"
Tommy e Ari sono terrorizzati. I due uomini alzano di peso l'armadio e lo portano sulla scogliera, dopodiché dicono "Addio!" e lo spingono giù. Mentre l'armadio precipita lungo i venti metri che separano il bordo superiore della scogliera dal mare, i due ragazzi urlano.

L'armadio finisce con un tonfo in acqua; i due ragazzi vedono entrare l'acqua nell'armadio e Tommy dice: "Ari, è la fine. Ci vediamo in Paradiso, bambolina." Nel suo precipitare in acqua il vecchio armadio va a sbattere contro gli scogli sul fondo del mare e il lato inferiore si rompe, dopodiché si rovescia su un fianco. Dal fondo sventrato dell'armadio Tommy e Ari escono nuotando fino alla superficie del mare. Mentre sono lì che prendono aria Tommy dice: "Ari, stai bene?", quando una sirena dietro di loro li fa sobbalzare. Si voltano ed è una nave della guardia costiera, il cui capitano cala una fune e dice ai due ragazzi: "Salite!"

Quando Tommy e Ari sono sul ponte della nave, il capitano, che assomiglia incredibilmente al maresciallo Beretta, dice loro: "Siamo arrivati sulla scogliera giusto in tempo per vedere i due uomini spingere giù l'armadio. Li abbiamo fermati e hanno confessato sia di avervi appena gettati giù, sia di aver sepolto tonnellate di rifiuti radioattivi sul fondo del mare. Così abbiamo arrestato quei fetentoni, siamo subito venuti qui a salvarvi e mò vi abbiamo ripescato." e poi, rivolto a Ari: "Se tu non ci avessi telefonato al momento giusto, saremmo giunti troppo tardi e voi ora sareste cibo per i pesciolini. Tu sì 'na brava guagliona!"

Tommy gli dice: "Mi scusi, lei assomiglia molto ..."
E il capitano: "Al maresciallo Beretta? Certo, è mio fratello! Ce lo dicono tutti che siamo identici come due gocce d'acqua nel mare, come due calamari nell'oceano, come due cozze nell'impepata ..."
Il capitano aggiunge: “Quei crimminali avrebbero potuto farla franca un’altra volta, ma non sapevano che li stavo aspettando: nulla sfugge al capitano Beretta!”
Il capitano si volta e si allontana mentre un granchio sulla sua schiena sta per pungergli il sedere con una chela.

Tommy e Ari, con indosso una coperta, vengono lasciati soli. Mentre si sente da lontano un urlo fatto dal capitano, Tommy domanda alla ragazza: "E quand'è che hai telefonato alla guardia costiera?"
"Mentre tu, facendoti una passeggiata tra gli scogli, ci facevi scoprire."
"C'è una maniera nella quale posso farmi perdonare?"
“Ho visto un bell'armadio dentro ..."

Tommy e Ari, rinchiusi nell'armadio, si baciano.

FINE.

11 dicembre 2005

TOMMY - Morfeo


Tommy e Ari sono al cinema. Lui ha davanti a sé un sacchetto enorme di pop-corn e Ari gli dice: "Tommy, non ti ingozzare con i pop-corn: ti ricordi che questa sera devi venire a casa mia a cena per conoscere i miei, vero?"
"Certo che me lo ricordo tesoro, non ti preoccupare!" risponde lui, ma in realtà pensa: "Diamine, me ne ero completamente scordato!"

Quella sera infatti, mentre Tommy, Ari e i suoi genitori sono a tavola, la madre gli dice, preoccupata: "Ma non mangia proprio niente?"
"La ringrazio, Signora, ma questa sera è meglio che io non mangi: devo aver fatto indigestione di pop-corn, con tutti quelli che ho mangiato questo pomeriggio."
In quell'istante Ari e i suoi genitori cadono addormentati con il volto nel piatto.
"Suvvia, non mi sembra che io stia facendo una cosa così grave da meritare una simile reazione! ... Signora? ... Signor Tammini? ... Ari? ... Ma che cavolo vi è successo!?" Tommy scrolla i tre commensali, che non si svegliano, e poi pensa: "Qui dev'essere successo qualcosa di più complicato di quanto penso ... devo chiamare il pronto soccorso!" Qualche istante dopo, Tommy è al telefono e pensa: "Dannazione, non risponde né il pronto soccorso né i carabinieri ... uscirò in strada a chiedere aiuto!"

Una volta in strada, Tommy vede che tutti stanno dormendo appoggiati ai muri, sdraiati o seduti per terra e dice: "Ma cosa è successo qui?! Si sono addormentati tutti. Che storia!" Tommy vede che il maresciallo Beretta si è addormentato con la pistola in mano mentre inseguiva il solito criminale. I Superamici di Tommy Superman e Batman stanno dormendo seduti ai piedi di un muro; Tommy guarda Batman e dice: "Ma questo batte le mani anche mentre dorme?!" Sullo sfondo Spiderman e Wonder Woman sono andati a sbattere con l'auto contro un muro. Tommy dice: "Perché diamine si saranno tutti addormentati! ... Ma soprattutto: perché io no?"

"Si vede che questa sera non hai mangiato, né bevuto acqua." dice una voce alle sue spalle. Tommy si volta e vede che chi ha pronunciato quelle parole è un uomo alto, anziano, con lunghi capelli e barba bianca, seduto al volante di un'automobile decappottabile a forma di nuvola. Tommy: "E tu chi sei?"

L'uomo: "Sono Morfeo, l'uomo dei sogni. Io ne avevo uno, uno soltanto: quello di far vivere per sempre l'umanità nel mondo dei sogni. Per questo ho disciolto dello speciale sonnifero onirico, che sono riuscito a creare dopo anni e anni di ricerca, nella tubazione centrale che dall'acquedotto porta l'acqua in tutta la città. Tutti bevono l'acqua, o comunque mangiano il cibo cucinato con acqua ... a parte te, a quanto pare. Sei forse contrario al mio mondo di sogno?"

"Beh, potrei obiettare che la gente non voleva addormentarsi ora, probabilmente aveva altro da fare."
"E cosa vuoi che sia quello che avevano da fare, quando grazie a me non dovranno più fare niente per tutta la vita, se non sognare. E ora tocca a te: per fortuna mi sono portato dietro del sonnifero onirico spray."
Morfeo estrae un flacone di spray e lo spruzza in faccia a Tommy, il quale si abbassa ma non riesce ad evitare del tutto il getto, e poi fugge. Si rifugia in un vicolo stretto, si siede per terra e pensa: "Maledizione, mi ha colpito di striscio, cosa posso fare... l'unica cosa possibile è affrontarlo di persona."

Tommy si reca di soppiatto nel posto dove c’erano Morfeo e la sua auto ma vi trova una macchina sportiva con a bordo le Spice Girls. Tommy pensa: "E cosa ci fanno qui le Spice Girls? Che storia!" poi si batte una pacca sulla fronte e pensa: "Diamine, lo spray deve essere stato sufficiente per farmi addormentare, e questo è uno dei miei soliti sogni con le Spice!"

Le Spice Girls dicono: "Ciao Tommy, vieni qui con noi!"
"Non oggi ragazze, ho da fare." e poi pensa: "E' impossibile combattere Morfeo stando qui nel sogno, ma come faccio a uscirne? ... Proverò a dare delle testate contro il muro, il dolore dovrebbe farmi svegliare."
Tommy si mette a dare testate contro il muro mentre Victoria, accanto a lui, gli dice: "Cosa fai, Tommy? Rischi di romperti la testolina!"
"Ma che rompermi la testa, non sento il benché minimo dolore. Così non riuscirò mai a uscire dal sogno, è meglio che la smetta."
"Bravo!"

Tommy si guarda intorno, vede un supermercato e pensa: "Forse ..." Entra nel supermercato e vi trova Geri che fa la cassiera, Mel C. dietro il banco delle verdure e Emma che fa la commessa; le tre Spice dicono: "Buongiorno." ma Tommy non vi bada e si reca al reparto delle spezie pensando: "Se annuserò del pepe probabilmente farò uno starnuto talmente potente da svegliarmi." Tommy si versa del pepe in mano e lo annusa, ma non riesce a starnutire e dice: "Ma che razza di pepe è se non fa starnutire, dovrei fare dei sogni più realistici!" e Emma gli dice: "Posso consigliarle il ‘Pepe Spice’? Lo coltiviamo direttamente noi nella valle del pepe!".
Tommy esce dal supermercato mentre Geri gli dice: "Un'annusata di pepe costa un euro!"

Una volta uscito, Tommy vede una fontana e pensa: "Se mi bagno la faccia mi sveglierò... no, probabilmente l'unico effetto che otterrei sarebbe quello di farmela addosso... e questo mi farebbe svegliare!" Tommy infila la testa nell'acqua della fontana, la estrae e, mentre Mel G gli dice: "Attento, potresti prendere freddo, vai subito ad asciugarti la testa!" lui pensa: "Devo farmela addosso, devo farmela addosso ..."

Tommy si sveglia e si ritrova nel vicolo, si alza in piedi di scatto e dice: "Me la sono fatta addosso, che schifo!" poi continua pensando: "Ma ora che sono sveglio devo combattere Morfeo. Vediamo, l'unica cosa che so è che il veleno lo ha messo all'acquedotto centrale, lo cercherò lì... ma prima è meglio che vada a cambiarmi!"

Alcuni minuti dopo Tommy è di nuovo in strada e pensa: "All'acquedotto, allora… Certo che già che c'ero potevo ben dare un bacio alle Spice prima di uscire dal sogno! D'altronde farmela addosso davanti a loro non è stata una gran bella cosa, chissà ora cosa penseranno di me ... ma che diavolo sto pensando?!"

Alcuni minuti dopo Tommy è all'acquedotto. Tutti gli operai che vi lavorano sono addormentati, e in una sala Tommy trova una valigetta contenente dei flaconi di sonnifero. Tommy pensa: "Dunque è questo il sonnifero che ha versato nelle condutture... e se qui ci sono così tanti flaconi significa che il loro effetto è solo temporaneo."

In quel momento Tommy sente un rumore e si nasconde; poco dopo Morfeo è nella stessa sala e, mentre afferra due flaconi di sonnifero e si appresta a versarli nella conduttura centrale, Tommy salta fuori con un idrante in mano e gli dice: "Sarà la tua stessa arma a fermarti. Sogni d'oro!" dopodiché lo apre, e il getto colpisce in pieno Morfeo.
Quando Tommy chiude l'acqua Morfeo giace a terra addormentato.
Tommy lo lega dicendo: "Quando i carabinieri si saranno svegliati gli spiegherò tutto e così verranno a prenderti... Ma ora devo tornare a casa di Ari, devo essere lì quando lei e i suoi genitori si sveglieranno."

Qualche ora dopo Tommy è seduto a tavola con Ari e i genitori, che ancora dormono. Tommy pensa: "Devo rimanere sveglio, devo rimanere sveglio ..."

Il giorno dopo Ari e i suoi genitori si svegliano, ma Tommy sta dormendo. La madre dice a Ari: "Ma che strano il tuo ragazzo, prima non mangia niente e poi si addormenta a tavola!"

In quel momento Tommy sta sognando di trovarsi in mezzo alle Spice Girls.

FINE.

27 novembre 2005

TOMMY - I ladri d'auto

Una Domenica Tommy sta percorrendo le vie della città con la 500. Si ferma a un semaforo e vede passargli davanti la Supercar. Allora esclama: "Che storia! Hey Kitt, hai visto cosa c'è passato davanti?"
"Sì, è lei, è lei, la mia macchina!" e parte all'inseguimento dell'auto.

"Kitt, ma sei stupido? Sei passato con il rosso e poi dove mi stai portando ... fermati o almeno rallenta! Mi ascolti o no?!"
Ma Kitt prosegue nella sua corsa.
Tommy esclama: "Ora mi dovrai per forza ascoltare!", estrae il computer Kitt dall'automobile e lo appoggia sul sedile a lato. La Supercar si è fermata poche decine di metri più avanti, davanti a un magazzino.

Poi prosegue: "Kitt, devi capire che quell'automobile non è più tua, è stata venduta separatamente da te."
"Voglio la mia mamma-macchina!"
"Non possiamo andare dai suoi proprietari e dirgli che tu vuoi tornare in quell'auto. Quella macchina ... perché vi stanno caricando una cassa oggi che è Domenica? Meglio tenerli d'occhio." dice Tommy osservando quello che succede attorno all'automobile.

Poco dopo la Supercar parte assieme a un camion. Tommy eclama: "Devo seguirli!" e li segue.

Le tre macchine arrivano così al porto; Tommy si ferma in disparte. Dalla Supercar e dal camion escono due uomini che cominciano a parlare con un terzo che li stava aspettando lì.

Tommy rimette Kitt al suo posto dicendogli: "Kitt, chiama i carabinieri, secondo me quelli stanno facendo qualcosa di losco."
"Subito Michael!"
"Pronto, carabinieri? Sono Tommy. Ascoltate, io sono al porto e qui ci sono tre persone che secondo me stanno trafficando qualcosa di illegale, forse contrabbando. Venite subito qui... penso comunque che arrivereste troppo tardi per sentire quello che stanno dicendo... ho un'idea: voi recatevi qui, al resto ci penso io."

Al comando dei carabinieri il maresciallo Beretta, seduto sulla sua sedia e con i piedi appoggiati sulla scrivania, con la cornetta in una mano e una banana nell'altra, dice all'appuntato Finch al suo fianco: "Ch'a detto chisto?"
L'appuntato: "Mi ho sol capì che doven nar al porto, ostregheta!"
Il maresciallo: "E vabbuò, però mica si può disturbare così la gente che lavora!"

Al porto, Tommy dice a Kitt: "Kitt, amplifica i dialoghi di quei tre e diffondili a tutte le radio dei carabinieri."
"Subito Michael!"

Stando in auto Tommy può sentire i dialoghi dei tre uomini; quello che era nella Supercar dice: "Eccoti le venti casse di automobili smontate: diciannove nel camion e una nella mia auto."
L'uomo che li stava aspettando al porto, indicando la Supercar, dice: "E quella da dove viene?"
"Rubando le auto mi sono imbattuto in questa: era troppo bella per smontarla e così me la sono tenuta. Ma ora dammi i soldi prima di caricare le casse sulla nave."
L'uomo del porto apre una valigetta piena di soldi e la mostra all'altro.
Tommy dice a Kitt: "E' troppo tardi per intervenire; hanno già concluso l'accordo, ora caricheranno le casse e se ne andranno, e i carabinieri non sono ancora arrivati. Ci devo pensare io ... Kitt, hai in memoria la registrazione della voce di un poliziotto?"
"Si, Michael."
"E allora falla sentire al massimo volume a quei tre, mentre io cerco di prenderli alle spalle."

Kitt fa sentire questa registrazione: "Fermi tutti, polizia. Siete circondati; mettete le mani in alto e tenetele bene in vista!"
I malviventi si bloccano e alzano le mani mentre Tommy esce dalla 500. Uno dei tre uomini dice: "Ma dove sono questi poliziotti?!"
"Avete il diritto di non parlare, se intendete rinunciare a questo diritto qualsiasi cosa direte potrà essere usata contro di voi in tribunale."
Gli uomini si azzittiscono mentre Tommy sta per giungere alle loro spalle.
"Ponch, attento!"
Uno dei tre malviventi dice: “ ‘Ponch, attento’? ... Un momento ..." abbassa le mani, si volta e sorprende Tommy alle loro spalle; lo afferra, estrae un coltello da tasca e stringe il braccio attorno al collo di Tommy puntandogli il coltello alla gola. Poi dice: "E' tutta una messa in scena, vero? Non c'è nessuna polizia qui."

Kitt vede la scena, urla: "Tommy, no!" e si lancia con la 500 contro il gruppo di persone investendole. Tutti e quattro cadono in mare, la 500 si ferma sul bordo del molo e Tommy si allontana dagli altri tre e risale all'asciutto. Uno dei malviventi grida: "Aiuto! Non so nuotare!" e gli altri due cercano di aiutarlo.

In quel momento arrivano i carabinieri che puntano le pistole verso gli uomini, e il maresciallo Beretta dice: "Fermi tutti! Ebbrav! Sappiamo ogni cosa della vostra attività. E ora venite fuori dall'acqua! Credevate che non vi avremmo scoperto, eh? Guardate che al maresciallo Beretta non sfugge nulla!" In quel momento si accorge di avere impugnato una banana al posto della pistola.

I tre uomini, sul molo, vengono ammanettati mentre il maresciallo dice a Tommy: "Uè, guagliò, anche questo caso è stato risolto per merito tuo. Sei proprio sicuro sicuro che non vuoi diventare un carabbiniere?"
"Ne sono sicurissimo, maresciallo."
"Vabbuò, comunque ora devi seguirci alla centrale per deporre. Chissà che l'aria che si respira là non ti faccia venire voglia di darci una mano."

Poco dopo Tommy è al comando dei carabinieri. Il maresciallo Beretta gli dice: "Tommasino, la tua deposizione, unita alla registrazione del dialogo dei malviventi sarà fondamentale. Ora quei tre non usciranno più dal carcere manco se vengono gli ufo a liberarli."
"E le auto rubate?"
"Quelle smontate stiamo cercando di capire che macchine siano, mentre di quella intera abbiamo già identificato la proprietaria."
In quel momento entra l'appuntato Finch che dice a Tommy: "Set ti il paron della 500 nera?"
"Sì."
"Alora vei fora 'n tel parchegio, gh'è 'n bel problema."

Tommy, l'appuntato e il maresciallo Beretta si recano nel parcheggio della centrale: al centro di questo si trova la Supercar e Kitt vi gira intorno rabbioso gridando: "Grr! Quest'auto è mia e voi non vi dovete avvicinare!"
L'appuntato dice a Tommy: "L'è na bona mez'ora che mi e i altri agenti zerchen de svizinarne a quela machina per riportarla ala proprietaria, ma la tua la ne empedis de farlo, ciò!"
"Tranquilli, ci penso io ... Kitt, fermati. Kitt, ti ho detto di fermarti! Kitt, sono Michael!!!"
Kitt si ferma e dice: "Michael?!"

Tommy sale sulla Supercar e la porta vicino ai due carabinieri, mentre Kitt lo segue docilmente. Il maresciallo Beretta gli dice: "Ascolta Tommasino, visto che tu sei l'unico in grado di tenere a bada la 500, che ne diresti di portare tu quest'auto alla proprietaria?"
"OK."
"Tieni, questo è l'indirizzo." dice il maresciallo allungandogli un foglio.

Tommy si dirige verso la casa della donna a bordo della Supercar, seguito dalla 500. Ad un certo punto pensa: "Hey, io devo ancora parlare con Kitt di quello che è successo al porto." Prende in mano il telefonino della macchina, fa il numero di Kitt e poi dice: "Pronto Kitt, ascolta: quando eravamo sul molo, ma cosa ti è saltato in mente di far sentire ai malviventi l'audio di una puntata dei Chips?!"
"Sono le uniche voci di poliziotti che ho in memoria, Michael!"
"Comunque ti ringrazio di avermi salvato la vita ... a proposito, Kitt: prima di venirci addosso mi hai chiamato Tommy invece di Michael! Quindi sai benissimo chi sono!"
"Michael?!"
"Sì ho capito, lasciamo perdere!"

Arrivano davanti alla casa della proprietaria dell'auto. Tommy scende dalla macchina, suona il campanello e ad aprirgli la porta è Nena dei Cardigans. Tommy dice: "Hey, ma tu sei Nena dei Cardigans! ... Comunque ti ho riportato l'auto che ti hanno rubato."
Nena: "Ti ringrazio, aiutami a metterla in garage."
Tommy le risponde: "Sì." e sale in auto mentre Nena preme un pulsante sul muro vicino al portone del garage. Il portone si apre, Tommy parcheggia l'auto all'interno del garage, poi scende e si guarda intorno: il garage è enorme ed è tutto pieno di automobili, alcune decappottabili, altre no, comunque tutte incidentate.

Tommy dice: "Hem ..." poi entra nella 500, smonta Kitt e lo monta sulla Supercar. Dopodiché aggiunge: "Ho visto che questo serve più a te che a me, te lo regalo: è una specie di pilota automatico."
Nena: "Grazie, sei gentile."
Kitt: "La mia mamma-macchina!"
Tommy sale sulla 500 e dice: "OK, ciao Nena ... ciao Kitt!"
Nena risponde: "Ciao!"
Mentre Tommy si allontana, Kitt lo saluta dicendo: "Ciao, Tommy!"

FINE.

20 novembre 2005

TOMMY - Prima clonazione

È mattina, e Tommy sta andando a scuola.
Girando velocemente dietro l'angolo di un edificio, complice il sonno mattutino, Tommy va a sbattere contro una ragazza. Lei è carina, di altezza media, ha i capelli rossi e porta un paio di occhiali da sole, nonostante la giornata non sia luminosa.
Tommy le domanda: "Oddio scusa, ti ho fatto male?"
e lei: "No, non mi hai fatto niente e scusami te. Io mi chiamo Maria e tu?"
"Tommy, piacere."
"Piacere. Stai andando a scuola?"
"Sì."
"Anch'io."
I due si avviano. Tommy le domanda:
"Allora fai le Magistrali, e sei senza zaino perché oggi fate un'assemblea d'istituto, giusto?"
"Esatto."
"Lo so perché me lo ha detto una mia amica che fa le Magistrali anche lei; Lorenza, la conosci? Fa la terza ma non ricordo in che sezione."
"No, non la conosco. Ma lo sai che sei proprio intelligente? Io non avrei mai collegato il fatto di essere senza zaino con le Magistrali."
"Hey dai, ora non esagerare con i complimenti, altrimenti mi fai arrossire. E poi non credo di essere un così gran genio per aver pensato a questo collegamento. Mi sembra una deduzione elementare, Watson!"
"E sei pure modesto e un sacco simpatico. Sono contenta di averti incontrato."
"Ti ho detto di non esagerare con i complimenti, e poi io sono arrivato alla mia scuola, faccio il Geometri."
"Aha. Ascolta Tommy, visto che sei sulla strada, posso passare a prenderti a mezzogiorno?"
"OK, allora ciao:"
"Ciao."
Tommy si volta verso la scuola.
"Tommy, aspetta!"
Tommy si volta verso Maria e le dice: "Che c'è?"
"Te ne vai così senza darmi neanche un bacietto?"
"Scusa, rimedio subito."
I due si danno il bacietto.

Qualche ora dopo:
Tommy è in classe, la testa tra le mani e i gomiti sul banco. Non sta seguendo la lezione perché troppo preso dai suoi pensieri: "Che storia! Chissà come mai è stata così carina con me. Possibile che si sia innamorata al primo colpo? Strano, al mattino poi non devo nemmeno avere una gran bella faccia. Però mi trattava in una maniera così gentile e simpatica. Forse è simpatica di natura, con tutti. Però non credo che dica a ogni persona ‘Ti vengo a prendere’, l'avrà detto solo a me. Forse è innamorata sul serio di me. E io? No, io non posso essermi innamorato così al primo colpo. Però in effetti è tutta la mattina che sto pensando a lei. Possibile che me ne sia innamorato?"

Il professor Fiscale batte le mani sul banco di Tommy e gli grida: "Tommy, ti vuoi svegliare? Hai almeno una vaga idea di cosa io stia insegnando alla classe?"
Tommy guarda la lavagna alle spalle del professore, sulla quale sta scritto: "1919 - Conferenza per la Pace a Versailles." e dice: "Della conferenza per la Pace a Versailles."
Prof.: "Già, peccato che quella scritta sia sulla lavagna dall'ora precedente e che io sia il professore di matematica! Vai fuori da questa classe se vuoi dormire!"

Tommy esce mesto dalla classe e lì fuori trova Maria.
"Ciao, che ci fai già qui?"
"L'assemblea è già finita, non avevo un altro posto dove passare il tempo e allora sono venuta qui ad aspettarti. Vieni, andiamo!"
"Ma per me la mattinata non è ancora finita, e poi ho lasciato lo zaino in classe."
"Che t'importa, lo prenderai domani; e poi vorresti dire che preferisci lo stare in classe alla mia compagnia?
"Assolutamente no. Andiamo!"

I due fanno un giro in centro e poi Maria convince Tommy ad accompagnarla a casa; arrivano davanti a un magazzino e Maria dice: "Eccoci arrivati."
"Abiti in un magazzino?"
"No, ma per arrivare all'ingresso di casa mia devo attraversarlo. Mio padre è il custode del magazzino, per questo abitiamo qui. Non mi piace attraversare il magazzino da sola, mi accompagni fin sulla porta di casa?"
"Con vero piacere!"
Tommy e Maria entrano e lei chiude subito a chiave la porta alle loro spalle. Davanti a loro ci sono degli uomini con dei camici bianchi. Uno di loro dice: "Sei arrivato dunque, ti stavamo aspettando."
Capendo di essere caduto in una trappola, ma non avendo inteso ancora del tutto la situazione, Tommy si volta verso Maria e le dice: "Ma, Maria ..."
L'uomo dice: "Maria ha fatto un ottimo lavoro portandoti qui addirittura prima del previsto. Ti sei lasciato convincere in fretta, eh? ... Ma ora prendetelo!"
Due uomini afferrano Tommy.

L'uomo prosegue: " ‘Chi siamo, dove e perché’, non sono forse queste le domande a cui cerchi una risposta? E allora eccotela: siamo degli scienziati specializzati in ingegneria genetica e questo è il nostro laboratorio. L'Uomo che Beve ci ha incaricati di creare un tuo clone asservito alla nostra volontà, dopodiché ti uccideremo e metteremo lui al tuo posto, così non interferirai più con i suoi piani."
Maria intanto si è messa in mezzo agli scienziati e Tommy le dice: "Maria, come hai potuto farmi questo?"
Maria: "Ancora non hai capito ... anch'io sono una creatura prodotta in questo laboratorio e asservita all'Uomo che Beve."
Maria si toglie gli occhiali da sole e mostra così di avere tre occhi. Poi dice: "Sono stata uno dei primi esemplari a essere creato, e come vedi nemmeno tanto bene. Mi domandi come ho fatto a farti questo? Ma guarda che hai fatto tutto da solo, ti sei lasciato convincere come un bambino. Portatelo via, non voglio più vederlo! "
Gli uomini fanno per portare via Tommy quando Maria dice: "No, aspettate!"
Maria si avvicina a Tommy e gli dice: "Un'ultima cosa: non sei per niente irresistibile come pensi."

Nonostante si dimeni Tommy viene portato in un'altra stanza, messo su di una strana sedia e gli vengono legati mani e piedi con dei legacci. Uno scienziato gli applica dei sensori su tutto il corpo e gli dice: "Se non ti agiti tanto, soffrirai di meno." Viene azionato un computer enorme collegato da una parte alla sedia e ai sensori di Tommy e dall'altra ad una cabina. Dopo qualche minuto uno scienziato esclama: "Eccolo, sta comparendo!" E tutti gli scienziati si accalcano attorno alla cabina.

Nessuno guarda più Tommy e lui lentamente riesce ad estrarre un coltellino da tasca e a tagliare i legacci, dopodiché fugge attraverso una porta a lui vicina. Si ritrova in un corridoio, lo attraversa e apre una porta, arriva in una stanza, la attraversa e apre un'altra porta, si ritrova in un altro corridoio, lo attraversa, apre una porta e arriva in una stanza arredata come un ufficio. Vi sono librerie e quadri alle pareti, poltrone e un tavolino con piante e lussuosi soprammobili. Al centro vi è una grande scrivania con dietro una ricca poltrona. Sul tavolo molti documenti, soprammobili e un bicchiere nel quale è rimasto un sorso di whisky. Tommy pensa: "Allora l'Uomo che Beve è stato qui. Finora non l'ho visto, quindi se è ancora qui dentro deve essere uscito dall'altra porta."

Tommy apre l'altra porta che si affaccia su quella stanza e si trova in un corridoio; lo attraversa e arriva a delle scale che portano verso l'alto. Tommy le sale e arriva sul tetto piano del magazzino; lo percorre per alcuni minuti, senza trovare nessuno. Ad un certo punto sente una presenza alle sue spalle, si volta e rimane stupefatto: di fronte a lui ha sé stesso, cioè il suo clone; sono identici, solo che il clone è vestito di bianco. Tommy ha appena il tempo di capire la situazione che il clone lo colpisce al volto. Cade a terra, si rialza e scappa. Si allontana di alcuni metri e poi pensa: "Devo affrontarlo." Il clone lo raggiunge, Tommy gli dà un pugno ma il clone non ne risente e colpisce nuovamente Tommy il quale può solo fuggire e nascondersi dietro un gruppo di comignoli. Tommy pensa: "Maledizione, lo hanno fatto più forte di me, devo provare a prenderlo con l'astuzia."

Il clone raggiunge Tommy il quale fugge verso le scale ma non le prende, e si nasconde dietro la porta delle scale. Il clone lo ha visto fuggire ma non nascondersi perché dei comignoli gli coprono la visuale della porta. Il clone si reca così davanti alle scale e le sta per scendere, quando Tommy esce da dietro la porta e lo spinge. Il clone rotola giù dalle scale e rimane immobile ai piedi di queste. Tommy è sfinito; si siede sul tetto e si riposa alcuni minuti. Poi scende le scale e scambia i suoi vestiti con quelli del clone. Lo trascina fino alla sala dove si trovano gli scienziati che gli dicono: "Bene, lo hai ucciso, hai fatto un buon lavoro. Ora tu rimani qui mentre noi distruggiamo il cadavere." Tutti gli scienziati escono dalla stanza portando via il clone; Tommy, rimasto solo, può fuggire.

TOMMY TORNÒ A CASA E TELEFONÒ AI CARABINIERI. QUANDO GLI UOMINI ARRIVARONO AL MAGAZZINO, QUESTO ERA GIÀ STATO SGOMBERATO E NON VI TROVARONO ALCUNA PROVA DI QUANTO ACCADUTO. DAL SUO NUOVO UFFICIO L'UOMO CHE BEVE ORDINÒ CHE GLI SCIENZIATI E MARIA FOSSERO UCCISI, IN QUANTO NON AVEVANO SAPUTO PORTARE A TERMINE LA LORO MISSIONE.

FINE.

13 novembre 2005

TOMMY - Tarantola

Tommy sta andando a casa di Ari; arrivato lì vede che la porta è aperta e pensa: "Che strano, la porta è aperta." Entra, non trova nessuno: "...E non c'è nessuno in casa." Vede un foglio su di un tavolo: "C'è un messaggio: ‘Ho rapito la tua ragazza. La troverai nella casa abbandonata sulla collina. Vieni da solo o sarà peggio per lei. Tarantola.’ " e poi pensa: "Devo correre subito a salvarla!"

Tommy esce dall'edificio, salta nella 500 e dice: "Kitt, portami sulla collina, alla casa abbandonata."
"E tu portami al mare, Michael!"
"Kitt, non è il momento di scherzare. Portami subito sulla collina!"
"E va bene Michael."
Kitt parte e dopo qualche minuto dice: "Michael, ti devo dire una cosa importante."
"Cosa c'è?"
"Non so come dirtelo, è una cosa molto delicata."
"Dimmela pure."
"Ci hanno rubato il motore."
"Ma cosa diavolo stai dicendo? Come lo spieghi che stiamo andando se non c'è il motore?"
"Non lo so, ma i miei sensori rilevano che qui davanti il motore non c'è."
"Kitt, sei un idiota, lo vuoi capire che questa è una 500? Il motore è dietro!"
"Hey stai calmo, non mi sembra il caso di arrabbiarsi così."
"Per fortuna siamo arrivati, così per un po' non sono costretto a sentirti!"
Tommy scende dalla 500.
"Basta, ora mi hai offeso, me ne vado!" e si allontana.
"Hey, dove vai? Vieni qui! E io come torno a casa? ... Stupida macchina!"

Tommy entra nella casa abbandonata, fa qualche passo e si ritrova in un grande salone, al centro del quale c'è un enorme ragno con la testa di uomo e dietro di lui Ari, attaccata a un'immensa ragnatela.
Il ragno dice: "Benvenuto nella mia dimora. Io sono il grande Tarantola, l'Uomo Ragno."
Ari grida: "Aiutami Tommy."
Tommy: "Avrei preferito conoscere un altro uomo ragno. Ma comunque, che cosa vuoi da me e da Ari?"
Tarantola: "Ancora non l'hai capito ... dietro ai ladri di tempo, dietro alla setta del golem e agli altri atti criminali che hai sventato c'è la mano dello stesso uomo ... il suo scopo è destabilizzare il Paese per poter prenderne il comando e gli dà molto fastidio che tu abbia interferito nei suoi piani."
"E continuerò a farlo se questi sono i suoi obiettivi."
"Ah, ah, mi piace la tua determinazione; anch'io ero come te una volta, quando ancora avevo sembianze umane e facevo il chimico. Ma un giorno il mio laboratorio esplose e mi ritrovai con il corpo orribilmente mutilato. Non avevo più futuro, senza nulla e con il fisico sfigurato. Lui mi offrì l'unica speranza modificando il mio corpo in quello di un ragno in un laboratorio di ingegneria genetica e ridandomi un ruolo, un senso alla mia vita. Ho accettato questo solo perché mi trovavo in quella situazione disperata. Si può dire che ‘l'occasione fa l'uomo ragno’."
"Ma lui chi è?"
"Non lo so il suo nome, so solo che beve whisky in continuazione, ma che lascia sempre l'ultimo sorso nel bicchiere. Ti aveva mandato contro anche il gigante di pietra, ma ha fallito. Così ha creato me per eliminarti, ed è quello che farò."
"Non cantare vittoria, sottospecie di grossa Tecla!"
Tommy estrae due flaconi di insetticida spray e lo spruzza contro Tarantola dicendo: "Beccati questo insetticida!"
Tarantola si mette a ridere, sputa una ragnatela addosso a Tommy che rimane imprigionato e dice: "Credevi forse che mi avrebbe fermato? Sono un ragno, ma sono anche metà uomo!"

Tarantola mette Tommy sulla ragnatela immensa, vicino a Ari e dice: "Il ragno ha appena catturato due mosche ... per voi è giunta la fine, e per me ora di cena." Si avvicina a Ari, la lecca sul volto e dice: "Mmh, devi essere proprio buona." Apre la bocca e gli escono di scatto due lunghi canini. Sta per mordere Ari quando Tommy dice: "Hey ragno aspetta, mangia prima me!"
Ari grida: "Tommy!"
Tarantola ritrae i due denti e dice: "Hai ragione, la cosa più buona la lascio per ultima."
Tarantola apre la bocca, estrae nuovamente i due canini e sta per mordere Tommy quando lui gli dà una ginocchiata nel mento dicendo: "Beccati questo, Saltaragno!"
Tarantola urla: "Aaah!" e cade a terra svenuto.

Ari: "Tommy, ci hai salvato la vita, ma cosa è successo al ragno?"
Tommy: "I suoi denti da ragno contenevano liquido paralizzante, ma la sua lingua era umana ..."
"Era decisamente umana, bleah!"
"Era per quello che tirava fuori i denti solo in caso di necessità, per evitare di ferirsi la bocca accidentalmente. Io l'ho costretto a mordersi la lingua e così è rimasto paralizzato."
"Tommy, e ora cosa facciamo?"
"Non ti preoccupare, ho lasciato in casa tua il biglietto con il quale il ragno mi diceva che ti avrei trovata qui. Prima o poi qualcuno arriverà a casa e lo leggerà, così verrà a salvarci."
"Non vedo l'ora di arrivare a casa e farmi un bel ragno."
"Eh?"
"Bagno, volevo dire bagno!"

FINE.

29 ottobre 2005

TOMMY - Il Collezionista

Tommy è a casa del suo amico Ciccio che gli sta mostrando la sua collezione di carte di caramella.
Ciccio dice: "Ora con questa carta la mia collezione ha raggiunto quota mille esemplari!" - aggiungendo una carta.
Tommy: "Che storia! Aspetta che prendo la macchina fotografica, così immortalo questo momento!"
Tommy si volta per prendere la macchina fotografica e intanto Ciccio scompare. Tommy si gira nuovamente, vede che il suo amico non c'è più e dice: "Hey, cos'è successo?" Poi si volta verso il lettore e dice: "Rivediamo l'azione al rallentatore!"
Al "rallentatore" si vede che Ciccio, con il raccoglitore di carte di caramella in mano, è stato rapito da due uomini vestiti di nero. Tommy pensa: "OK, adesso che so cos'è successo devo salvare Ciccio."; esce in strada e pensa: "Da che parte saranno andati? ... Hey, ma quella lì per terra è la carta della famosa caramella miele e speck creata in un unico esemplare. Ciccio mi ha detto che dopo quel prototipo non ne hanno più prodotte altre perché faceva veramente schifo. Deve averla lasciata cadere lui per farmi capire dove lo hanno portato ... lì ce n'è un’altra ... e un'altra ancora; le seguirò come Pollicino!"

Tommy si mette a seguire le carte guardando per terra e tenendo la testa a venti centimetri dal suolo. Dopo un po' arriva davanti ad un paio di piedi, dove finisce la pista delle carte; alza lentamente la testa e vede che quello davanti a lui è un bambino con un sacchetto di caramelle in mano e che mentre le sta mangiando lascia cadere le carte a terra. Tommy urla: "No!" e guardando oltre il bambino vede che ci sono altre carte e pensa: "Lì ce ne sono ancora."; stende il bambino con un pugno e si rimette a seguirle con in mano il sacchetto e mangiando le caramelle.

Tommy arriva davanti a delle scale che scendono fino a uno scantinato; guardando all'interno dalle finestre a livello terreno, pensa: "Devono averlo portato qui dentro!" Tommy vede all'interno un tipo pazzoide che dice: "Ora la mia collezione ha un pezzo in più! Dopo il collezionista di monete, di francobolli e di insufficienze ho anche quello di carte di caramelle! Sono il più grande collezionista del mondo... il collezionista di collezionisti!" mostrando i primi tre sotto a delle grandi campane di vetro.

Alle spalle di Tommy si sente uno sparo; Tommy diventa bianco dalla paura, si volta e vede che è stato un bambino con una pistola giocattolo. Tommy si arrabbia, e stende il bambino con un pugno. Si rimette a spiare il collezionista che dice: "Ora tocca a te finire sotto vetro." e spinge Ciccio sotto una campana. Tommy pensa: "Devo agire subito!" In quel momento viene agguantato da due scagnozzi del collezionista e portato davanti a lui. Quando mollano la presa e dicono: "Capo, abbiamo trovato questo ficcanaso che ci stava spiando, che cosa ne facciamo?", Tommy fa un salto indietro, tira fuori di tasca la pistola giocattolo del bambino e dice: "State fermi, siete sotto tiro e ho l'indice nervoso!" Il collezionista salta immediatamente in una strana macchina e fugge da un portone apertosi nella parete. Tommy dice: "Che storia, mi è sfuggito!" e poi, rivolto agli scagnozzi: "Hey, che non salti in mente anche a voi di fare scherzi! Adesso vi sdraiate per terra e state qui finché non avrete contato sino a cento."

Tommy esce dal portone e pensa: "E ora come faccio, non posso raggiungerlo a piedi." mette l'orologio davanti alla bocca e dice: "Kitt, raggiungimi immediatamente!" Si sente il rumore di un motore e poi di frenata a fianco di Tommy che salta in macchina entrando dal tettuccio aperto: l'auto è una vecchia 500. Tommy dice: "Kitt, individua con il radar l'auto del collezionista e raggiungila."
"Subito Michael!"
"Kitt, quante volte te lo devo dire che sono Tommy?! Michael ti ha venduto l'anno scorso quando la fondazione Knightrider per cui lavorava è fallita. Prima hanno venduto l'auto e poi te. Io per comperarti ho dovuto spendere tutti i miei soldi, così non me ne sono rimasti molti per prendere una macchina e allora ti ho montato su di una 500 di seconda mano."
"Michael?!"
"Di Michael si sono perse le tracce, pare che ora faccia il bagnino..."
"Michael, stiamo per raggiungere il collezionista."
"Grr! ... Kitt, chiama i carabinieri e spiegagli la situazione."
"Pronto? Io e il mio amico Michael vorremmo due pizze. Per me una capricciosa e per te Michael?"
"Kitt, non so se è stata la separazione da Michael o dalla macchina a renderti così stupido, ma sei veramente stupido, eh? Attacca, rifai il numero e poi lascia parlare me! ... Pronto, carabinieri? Sono Tommy, quello che ha fatto il carabiniere per un giorno e sto inseguendo in macchina un pericoloso criminale che ha rapito delle persone, raggiungetemi nella valle a sud della città, nella zona delle due rocce. Serve una decina di pattuglie."
"Ben cotte, mi raccomando!"
"Kiiit!"

Kitt si mette a cantare: "Vengo a prenderti stasera, sulla mia Torpedo blu ... "
Tommy urla: "Basta! Kitt, invece di cantare gira a destra."
"Ma, Michael la strada andava a sinistra, da questa arriviamo sul burrone."
"Lo so, ma fa parte del piano... vediamo se ora lo capisci che non sono Michael."

Tommy, in prossimità del burrone, preme il pulsante TURBO BOOST; la macchina salta dal precipizio, mentre Kitt grida: "AAAAAA!", e atterra sulla strada, tra le due rocce alte qualche metro. Il collezionista, che sopraggiunge in quel momento, se lo trova di colpo davanti e non può fare altro che frenare, fermandosi a pochi centimetri dalla 500.

Arrivano le macchine dei carabinieri che circondano quella del collezionista; i carabinieri scendono dalle auto e puntano le pistole contro l'uomo mentre il maresciallo Beretta dice: "Ti abbiamo pigliato, si? Eri dunque tu quel fetentone che rapiva la gente. Credevi che non ti avremmo mai trovato, eh? Ma ricordati che al maresciallo Beretta non sfugge nulla!" In quel momento si vede che una gru ha fatto il nido e sta covando le uova sul cappello del maresciallo.

I carabinieri ammanettano il collezionista e lo fanno salire su una loro auto portandolo via. Il maresciallo Beretta si avvicina a Tommy e gli dice: "Tommasino…”
“Tommy”
“Vabbuò, è lo stesso. Tu si nu bravo guaglione che piglia i criminali anche se nun sei in servizio. Nun vuoi proprio entrare a far parte dei carabinieri?"
"La ringrazio maresciallo, ma le ho già spiegato che non voglio."
"Vabbuò, comunque: a buon rendere!"

Tommy riparte verso la città dicendo: "Bene, tutti i problemi sono stati risolti."
"Certo Michael!"
"No!"

FINE.

23 ottobre 2005

TOMMY - Cuore di pietra

Tommy è in casa e sta guardando un cartone in televisione, quando il programma viene interrotto da uno spot pubblicitario; Pippo Baudo è il protagonista dello spot e dice: "Calcarino è il nuovo anticalcare che scioglie tutte le incrostazioni e su tutte le superfici; ma stia attenta signora: Calcarino è così potente che può scioglierle anche le piastrelle! Con Calcarino l'incrostazione se ne va e tutto brillerà!"
In quel momento squilla il telefono e Tommy risponde: "Pronto?"
E' Ari che grida: "Aiuto Tommy, la città è stata invasa da un gigante di pietra che la sta radendo al suolo!"
"Ari, ma cosa diamine stai dicendo?!"
In quel momento la casa di Tommy viene scoperchiata; lui guarda in alto, oltre le pareti, e vede il gigante di pietra che con una mano tiene il tetto e nell'altra stringe una cabina telefonica nella quale si trova Ari che urla: "Ora mi credi, eh?" rivolta a Tommy.
"Che storia!"

Ari, furiosa e rivolta al gigante, grida: "Rimettimi a terraaa!" Il gigante, impaurito dall'urlo, appoggia Ari sul suolo vicino a Tommy.
"Tommy, fai qualcosa!"
"Cosa può fare un uomo solo contro un mostro? Nulla! Per sconfiggerlo dovrò chiamare i miei Superamici!"
Compaiono degli amici di Tommy, che li annuncia uno alla volta: "Superman" - è un ragazzo con una mano enorme, "Batman" - è uno che applaude continuamente, "Acquaman" - è un tipo che piange ininterrottamente, "Wonder Woman" - è una ragazza bella e bionda che continua a truccarsi, "e ..." - si sente un rombo in sottofondo e poi passa davanti a Tommy un tipo su di una spider rossa, senza fermarsi - "Spiderman."
Ari dice: "Tommy, questi non sono dei supereroi, ma dei tuoi amici idioti."
Tommy: "Già, ma sono gli unici che conosco! E va bene, allora affronterò il pericolo da solo. In guardia, mostro!"
Superman dice: "Che coraggio'o."
Batman: "Che 'ravo!" applaudendo
Acquaman: "Che imp'vido!" piangendo
Wonder W: "Che fico!" truccandosi
Spiderman: "!" rimanendo in auto
Il gigante batte un pugno per terra vicino a Tommy, che viene sbalzato a metri di distanza mentre urla: "Aaargh!"

Seduto per terra Tommy dice: "Che cosa posso fare ora? ... idea!" e corre in casa.
Superman dice: "E ora che co'a farà?"
Batman: "Si sta preparando a 'attere il gigante ..."
Acquaman: "... o st' sc'pp'ndo? Se sc'pp' si'mo perduti. Uhee!"
Wonder W, rivolta a Spiderman: "E tu che ne pensacchi, tesoruzzo?"
Spiderman: "!"

Tommy esce di casa con un flacone di anticalcare e dice: "Con Calcarino l'incrostazione se ne va e tutto brillerà!" Tommy lo spruzza sui piedi del gigante dicendo: "Stia attenta, signora: Calcarino è così potente che può scioglierle i piedi!" I piedi si sciolgono e il gigante crolla in avanti frantumandosi contro il suolo.
Superman dice: "Grandi''imo!"
Batman: "Lo ha a''attuto al suolo!"
Acquaman: "Lo h' sconfitto f'cilmente!"
Wonder W: "E' fichissimo quanto te, tesoruzzo!"
Spiderman: "!"
Batman: "Merita un applauso. 'attete tutti le mani!"
Tommy e Ari si abbracciano mentre i Superamici, sullo sfondo, applaudono; Superman sta bevendo l'anticalcare.

Nelle vignette successive si vedono:
Tommy e Ari che si abbracciano e la scritta "TOMMY E ARI VISSERO FELICI E CONTENTI.";
Superman in un letto di ospedale e la scritta "A SUPERMAN FU FATTA LA LAVANDA GASTRICA E TORNO' A STARE BENE.";
un hotel in pietra e la scritta "IL GIGANTE FU TAGLIATO IN BLOCCHI E UTILIZZATO PER COSTRUIRE UN HOTEL."

FINE.

16 ottobre 2005

TOMMY - Il rapimento della ragazza magica

Tommy è a casa e sta leggendo il giornale. Pensa “Non c’è mai niente di interessante sui quotidiani… era meglio se mi leggevo ‘In Viaggio nel Sogno’ di Davide Valeriano…” Ad un certo punto Tommy scorge un articolo che recita: "Rapita la ragazza magica. Giunta alla nostra redazione una lettera del rapitore. Se ne era parlato qualche tempo fa e la notizia era stata messa a tacere dalle autorità, ma ora la ragazza con la capacità di rendere reali le immagini di oggetti solamente toccandole fa nuovamente cronaca. E' infatti giunta alla nostra redazione una lettera nella quale un uomo comunica di averla rapita e avverte che la ragazza sta bene e che la lascerà andare solo quando avrà ottenuto da lei quello che vuole. Inoltre il rapitore minaccia di uccidere la ragazza se le ricerche dei carabinieri non saranno sospese. Allegata alla lettera c'era una foto scattata dall'uomo alla ragazza, che pubblichiamo qui sotto. Il maresciallo Beretta ha dichiarato ‘Lo piglieremo quel fetentone.’ ma i carabinieri non si sono ancora mossi. Probabilmente stanno decidendo sul da farsi ..."

Tommy osserva la foto: mostra la ragazza che tiene in mano una copia di un giornale, e dietro a lei si trova una parete bianca sulla quale vi sono appesi alcuni utensili da cucina tra cui una padella. Tommy osserva la padella e pensa: "C'è qualcosa di strano... meglio controllare con una lente." prende una lente, osserva la foto e pensa: "Sulla padella c'è come un'immagine ... è il riflesso della finestra che si trova di fronte alla ragazza, alle spalle del rapitore, e attraverso la finestra si vede l'edificio dall'altra parte della strada... hey, ma questa la riconosco, è la casa di mio zio! Che storia, devo dirlo subito al maresciallo Beretta... no anzi, il rapitore ha detto che avrebbe ucciso la ragazza se fossero intervenuti i carabinieri... devo agire da solo."

Tommy esce di casa, si reca sulla strada tra i due edifici e pensa: "La foto dev'essere stata scattata in quell'appartamento là." Apre il portone del vecchio edificio, sale le scale e arriva al piano dove si trova l'appartamento. Guarda dal buco della serratura di una porta e vede la ragazza imbavagliata e incatenata a un termosifone; l'uomo lì vicino le porge una foto dicendo: "Tocca questa foto di un Rolex!". La ragazza tocca la foto e l'orologio si materializza; l'uomo lo mette in uno scatolone pieno di oggetti preziosi e dice: "Anche questo è pieno. Non provare a fuggire mentre lo carico sul furgone, o sarà peggio per te!". L'uomo esce dall'appartamento e Tommy fa appena in tempo a nascondersi dietro la porta. Quando l’uomo si è allontanato, Tommy entra nella stanza e dice alla ragazza: "Sono qui per liberarti.", le toglie il bavaglio, pensa un attimo al da farsi e poi estrae una penna e un block notes di tasca e vi disegna sopra una chiave. Le dice: "Tocca questo disegno." La chiave appare e con quella Tommy libera la ragazza dalle catene. Si sentono dei passi che si avvicinano e la ragazza dice: "E' lui, sta tornando!" Tommy, disegnando un randello sul block notes le dice: "Non ti preoccupare... e tocca questo disegno." La ragazza tocca il disegno e appare un gigantesco randello; Tommy lo prende, si apposta dietro la porta e quando l'uomo entra lo stende con un colpo.

Tommy lega l'uomo e poi domanda alla ragazza: "Aveva dei complici?"
"No, era da solo."
"OK, allora possiamo andare dai carabinieri a dire che ora sei libera."
"No, non voglio andare dai carabinieri: mi farebbero domande sui miei poteri e mi tratterrebbero lì; darebbero informazioni su di me ai giornali e io diventerei un fenomeno da baraccone. Hai visto cos'è successo qualche tempo fa: ho confidato il mio segreto ad un'amica e questa lo ha raccontato alla stampa. Sono stata assediata dai giornalisti, la mia vita era diventata impossibile e poi sono stata rapita: non voglio che questo si ripeta."
"Allora non ci vedremo mai più?"
"No, non ci vedremo mai più."
"Prima di andartene mi fai un favore: mi dici il tuo nome?"
"Silvia."
"E io sono Tommy."
I due scendono in strada. Tommy, disegnando, le chiede: "Mi fai un ultimo favore?"; Silvia tocca il disegno e appare una fiammante Ferrari. Tommy e Silvia vi salgono sopra e se ne vanno.

FINE.

09 ottobre 2005

TOMMY - I regolatori del mondo

Tommy è a casa e sta leggendo un fumetto il cui protagonista è un archeologo. Questo, leggendo un'iscrizione antica sulla parete esterna di una chiesa (composta da lettere maiuscole e minuscole), capisce che leggendo solo le maiuscole si ottiene l'indicazione per arrivare a un tesoro. Tommy pensa: "Che storia! Anche sulla parete del duomo c'è un'iscrizione simile. Vuoi vedere che ho trovato il modo di impossessarmi di un tesoro?"

Tommy va a leggere l'iscrizione sulla parete esterna del duomo: "eXXabaHt LuXoVar", e pensa a cosa possano voler dire le lettere maiuscole. Osserva la scritta a lungo, si allontana di qualche passo dal duomo, osserva ancora, fa altri passi in dietro e si accorge che le pietre squadrate di cui è composta la parete del duomo sono disposte in maniera allineata, sia in orizzontale sia in verticale.
Pensa: "Le pietre sono disposte come le caselle di uno schema di parole crociate ... ci sono! XX H e LX V sono le coordinate di una delle pietre ... la ventesima in orizzontale e la sessantesima in verticale!"

Tommy cerca la pietra, la trova e pensa: "E' questa!" e la preme. Sotto i suoi piedi si apre una botola e Tommy vi cade. Accende l'accendino e vede davanti a lui uno scrigno. Pensa: "Mi trovo in una cripta e questo qui dev'essere il mio tesoro ... ma devo aprirlo lentamente, potrebbe uscire qualsiasi cosa ..." Tommy apre con attenzione lo scrigno ed escono, annunciati da Tommy: una parata di bersaglieri, una Ferrari, un pizzaiolo [che domanda: "Ha ordinato lei la capricciosa?"], e i Beatles! Tommy guarda nello scrigno e vede che ci sono delle scale in pietra, e intanto pensa: "Vediamo cos'altro c'è nello scrigno ... delle scale; devo scendere a vedere cosa c'è sotto."

Tommy scende le scale e si trova in una stanza con strani macchinari in pietra e pensa: "Cosa saranno questi strani macchinari? ... Ci sono delle scritte ... ‘Regolatore dello scorrere del tempo - veloce, medio, lento’, ‘Regolatore del senso di rotazione della Terra - orario, antiorario’, ‘Regolatore delle stagioni - inverno, primavera, estate, autunno’, ‘Regolatore della durata del giorno e della notte - da zero a ventiquattro ore’, ‘Regolatore delle maree - alte, basse’, ‘Regolatore del tempo meteorologico - siccità, sole, vento, nuvoloso, pioggia, neve, tempesta, tornado, diluvio’."
Tommy pensa: "Che storia! Allora è qui che regolano tutto il mondo, prenderò il Nobel per questa scoperta, la laurea Honoris Causa, il Pulitzer, l'Oscar!"

Tommy vede una macchina che prima non aveva notato e legge la scritta: "Numero di brufoli sulla faccia delle persone - da zero a cento" e pensa: "Meglio che questa la regolo sullo zero." e sta per farlo quando sente un urlo alle sue spalle: "Un intruso, fermiamolo!". Tommy si volta e vede degli strani esseri simili a cavallette giganti che gli corrono contro. Comincia a fuggire e si ritrova in una stanza al centro della quale c'è un grosso sarcofago in pietra, nel mezzo del coperchio del quale c'è infilata una spada; Tommy legge l'iscrizione sul coperchio: "Se sposterai la spada e destra arriverai al tesoro, se la sposterai a sinistra verrà giù tutto." e pensa: "Meglio morire con un tesoro o una speranza di salvezza senza tesoro? Opto per la seconda!" e sposta la spada a sinistra.

Comincia a crollare tutto, Tommy fugge salendo una scala mentre i mostri vengono travolti dalle pietre che crollano, apre uno sportello ed esce: si accorge così di essere sbucato da un apertura situata su di un lato dell'altare del duomo durante la messa; tutti lo guardano male, lui dice: "Hem ... salve!" ed esce dal duomo. Una volta fuori dice: "Ho rinunciato al tesoro per salvarmi la vita e mi va bene, ma non prenderò mai il Nobel, no!"

FINE.

02 ottobre 2005

TOMMY - Il tappeto assassino

Tommy è in classe e il professor Fiscale dice: "Ieri è giunta alla mia persona una missiva nella quale viene introdotto un concorso bandito dal comando municipale dei carabinieri assieme alla locale istituzione scolastica che ha nome ‘Risolvi gli enigmi e diventa aiutante dei carabinieri per un giorno’. Allegato al già citato documento di presentazione dell'iniziativa si trovava un plico di questionari da trecento interrogativi logici a risposta multipla che ora vi distribuirò e a cui dovrete trovare soluzione entro un'ora." (il professore parla forbito).

Tommy legge alcune domande dal questionario: "Che differenza c'è tra una gallina?", "E' più alto un grattacielo o è più veloce una Ferrari?", "Sei in un deserto, stai camminando sulla sabbia e all’improvviso guardi in terra e vedi una testuggine. Arranca verso di te. Allunghi una mano e rovesci la testuggine sul dorso. La testuggine giace sul dorso, la sua pancia arrostisce al sole rovente. Agita le zampe cercando di rigirarsi ma non può, non senza il tuo aiuto. Ma tu non l’aiuti. Perché?" e pensa: "Ma che razza di domande sono? Rispondere sarà un'ora di tortura!" e poi, guardando il questionario sul suo banco: "Già faccio fatica a rimanere in classe quando ci sono le lezioni, figuriamoci quando non ci sono! Ora rispondo totalmente a caso a queste domande e me ne vado al bar della scuola." Tommy mette le crocette sulle risposte a caso; in due minuti finisce, consegna al professore e se ne va al bar della scuola dicendo agli altri: "Ciao, ciao!".

Una settimana dopo il prof. Fiscale annuncia alla classe: "Ieri è giunta alla mia persona una novella missiva nella quale viene notificato che il vincitore del concorso bandito dal comando municipale dei carabinieri è… il nostro allievo Tommy? Comprensibilmente si evince che qualcosa dev’essere accaduto in maniera erronea, ma il responso è indiscutibile. Tommy, devi recarti di persona nelle ore pomeridiane odierne presso il comando delle forze dell’ordine."
Tommy domanda: “Salterò le tre ore di lezione di questo pomeriggio?
Il prof. Fiscale sospira, e poi risponde: “Affermativo.”
Tommy alza un pugno al cielo e grida: "Che storia!".

Quel pomeriggio Tommy ha un colloquio con il maresciallo Beretta che gli dice: "Guagliò, assiettate e damme retta: abbiamo organizzato quel concorso per individuare una mente geniale che ci aiutasse a risolvere un caso intiricatissimo. C'è un uomo che da molto tempo sposa ricche signore che poi muoiono tutte cadendo dalle scale e lui incassa l'eredità. Quindi: o è lui ad ucciderle oppure lui porta veramente iella, e io alla iella non credo, ma d'altronde non abbiamo nemmeno le prove per incastrarlo perché le morti risultano sempre accidentali. E' per questo che lo abbiamo chiamato ‘l'aspirante vedovo’. Abbiamo deciso di farti incontrare un ècchese pissichiatra, ora serial killer cannibbale, che lo ha avuto in cura anni fa. Lo teniamo in una cella di superipermassima sicurezza del carcere e forse ti potrà aiutare a risolvere il caso. Ne avevi mai sentito parlare?"
Tommy: "Mmh ... Lei conosce una certa Jodie Foster?"
Maresciallo Beretta: "No, non tengo il piacere."
Tommy: "Allora no, non è chi intendo io."

Il maresciallo Beretta accompagna Tommy lungo i corridoi del carcere dicendo: "Per accedere al carcere maschile dobbiamo prima passare in quello femminile. Qui sono rinchiuse le peggiori criminali: Turchina Fata, Moon Sailor, la Puffetta [in una gabbietta per canarini] e la signora Fletcher: ovunque andasse veniva ucciso qualcuno, e lo ha fatto per ben otto serie; non era lei ad assassinarli, ma è certo che porta una iella tremenda. Ora passiamo al carcere maschile; qui puoi vedere rinchiusi: Natale Babbo, Dellalampada Genio, Tom Zio - la sua capanna era abusiva - e Pan Peter."
Tommy chiede: "Scusi, ma Peter Pan non dovrebbe stare in un carcere minorile?"
E il maresciallo: "Ma quale minore e minore, tiene cinquant'anni e ancora va in giro in calzamaglia e comportandosi come un piccirillo! ... Qui c'è Hood Robin - con la scusa che era povero rubava ai ricchi e poi si teneva tutti i soldi -, poi ci sono i supereroi-nomani: Superman, Batman e Ragno Uomo, e poi c'è De Paperoni Paperon - arrestato per usura.
Tommy: "Che storia!"
Maresciallo: "E infine c'è lui: Lecter Hannibal; me raccomanno: pàrlaglie, ma non dirgli nulla di personale e soprattutto stai lontano dal vetro, t'è capì?!"
Tommy: "Ma è lui sul serio! ... Hem ... devo proprio fargli le domande?"
Maresciallo Beretta: "Eccerto, sei stato tu a rispondere correttamente a tutte le domande del questionario."
Tommy: "Ma io ho risposto a caso!"
Maresciallo Beretta: "Guagliò, non tengo interesse per questa cosa: tu hai vinto il concorso e tu gli farai le domande. E torno a ripeterti: stai lontano dal vetro!"
Il maresciallo se ne va e lascia Tommy da solo.

Tommy tenta di iniziare il dialogo con un: "Buonasera."
"Certo che i carabinieri sono proprio ridotti male se mandano un ragazzino a farmi domande. Avvicinati."
"Mi dica cosa sa dell'aspirante vedovo."
"E' da molto tempo che sono qui in isolamento, e ho bisogno di sapere alcune cose: è stato scoperto chi ha ucciso John Fitzgerald Kennedy?"
"No."
"Chi è il Presidente della Repubblica?"
"Ciampi."
"Chi ha vinto il campionato?"
"Il Milan."
"L'uomo è sbarcato sulla Luna?"
"Si."
"Adamo ha poi mangiato la mela?"
"Si."
"Sei per sette?"
"Quarantadue."
"Come immaginavo. Ma ora ti dirò quello che vuoi sapere: l'omicida è proprio l'aspirante vedovo, ma è troppo furbo per lasciare indizi evidenti. Ogni assassino però lascia delle tracce e se analizzerai bene gli indizi arriverai alla soluzione."
"Non può dirmi nient'altro?"
"Per quello che mi hai detto tu è anche troppo."

Tommy torna nell'ufficio del maresciallo Beretta che gli chiede: "E allora, è stato utile parlare con Hannibal?"
"Sarebbe stato più utile persino andare a un concerto di Mino Reitano; quello è completamente matto!"
"Guagliò, pensi che Mino Reitano sia matto? A me piace!"
"Ma no, intendevo che Hannibal è matto; quello che mi ha detto è completamente inutile! Piuttosto, per aiutarvi, non potrebbe mostrarmi le cartelle relative ai casi dell'aspirante vedovo?"
"Certo ... ècchele qua."
Il maresciallo porge le cartelle a Tommy che da ognuna estrae le foto dei cadaveri al momento del ritrovamento: tutte mostrano i corpi delle donne sul pavimento in fondo alle scale sulle quali si trova un tappetino per scale. In quel momento squilla il telefono, il maresciallo risponde: "Pronto, comando dei carabinieri ... si ... si ... vabbuò, arriviamo subito." mette giù la cornetta e dice: "Quel fetentone ne ha uccisa un'altra."

Tommy e i carabinieri arrivano sul luogo del delitto.
Il maresciallo Beretta dice: "Marò! Chista è muorta e stramuorta!" Il medico della polizia scientifica dice: "Anca questa l'ei morta per fratura dele vertebre cervicali in seguito a caduta dalle scale. Il decesso è avvenuto n'oreta fa, 'ntorno alle trei, e sul so corpo non gh'è ecchimosi particolari o altri segni che i poda provar che la sia stada spinta zo dale scale, ciò."
Il Maresciallo Beretta aggiunge: "E anche in questo caso l'aspirante vedovo ha un alibi di ferro: è stato rintracciato e ha detto di essere stato al Boston Bar dalle due fino al momento in cui lo abbiamo fermato, in quello stesso locale, e vi è una decina di persone che può testimoniare che è stato lì in queste due ore. Inoltre il nostro uomo di guardia all'edificio conferma di averlo visto uscire alle due e che poi non è entrato nessuno. E' incredibbile: c'è un uomo dei nostri a guardia dell'edificio ma la donna viene uccisa lo stesso e quel fetentone ha un alibi inattaccabbile!"

Tommy osserva la scala, anche questa con un tappetino, e si mette a riflettere. Poi domanda: "Avete controllato il tappetino sulle scale?"
Maresciallo Beretta: "Essì, ma è fisso, non è possibbile che l'uomo lo abbia manomesso affinché la donna vi inciampasse e cadesse dalle scale, e poi lo abbia rimesso a posto, contando anche il fatto che nessuno è entrato nell'edificio."
Tommy: "No, io intendevo analizzarlo chimicamente: Secondo me il tappeto è imbevuto di liquido soporifero, la donna mentre scendeva le scale è svenuta e così è caduta rompendosi il collo."
Maresciallo Beretta: "Mannaggia che capa che tieni! E chi ci aveva pensato a questo?!"

Qualche giorno dopo, mentre Tommy è in casa, squilla il telefono.
"Pronto?"
"Uè, sei tu Tommasino?”
“Veramente mi chiamo Tommy…”
“Vabbuò, è lo stesso, io sono il maresciallo Beretta. È arrivato il responso della scientifica sulle analisi chimiche al tappeto e conferma la tua ipotesi: era 'mbevuto di cloroformio. L'uomo attendeva che la moglie salisse in camera sua al primo piano e le diceva che sarebbe andato al bar; dopodiché, mentre scendeva le scale, versava il cloroformio sul tappetino e poi andava al bar a crearsi un alibi. L'uomo sapeva che i fumi del cloroformio rimangono nell'aria per circa un'ora, ed era molto probabile che in quell'ora di tempo la donna sarebbe scesa dalle scale; comunque l'odore del cloroformio non sarebbe durato fino all'arrivo dei carabinieri. Era lo stesso fetentone ad avvertirci, tramite telefonata anonima, del decesso della moglie. Lo abbiamo già fermato: era in un bar che stava festeggiando, e messo alle strette ha confessato. Tommasino, visto come hai brillantemente risolto il caso, qui al comando abbiamo deciso di offrirti un posto, che ne dici, vuoi venire a lavorare con noi?"
Tommy: "No, grazie. C'è troppa violenza nel vostro ambiente: ne ho avuto abbastanza di omicidi, assassini e tappeti. Per me questa storia è finita!"
FINE.

25 settembre 2005

TOMMY di fogna

Arianna sta passeggiando per la città tenendo in mano una catenina d'oro; ad un certo punto le scivola fuori di mano e cade nella grata di una caditoia. Ari torna a casa e da lì telefona a Tommy e gli dice: "Tommy, mi è caduta la catenina che mi hai regalato in un tombino, andresti a prendermela? Daai!"

Tommy: "Io nelle fogne? Non ci andrò mai!"

E poi, rivolto direttamente ai lettori: "Vi aspettavate che nella successiva vignetta sarei stato nelle fogne, eh? E invece no, nelle prossime vignette sarò: al mare, in Cina, a New York, sulla cima della Torre Eiffel, nel frigo e infine qui, nelle fogne. Ah, cosa non si farebbe per amore!" [man mano che Tommy elenca i posti viene mostrato in quei luoghi].


Tommy, nelle fogne (che sono costituite da un tubo di tre metri di diametro come quelle degli Stati Uniti), trova quasi subito la catenina ma di fronte a lui sbuca un essere mostruoso che emette un verso minaccioso. Tommy grida: "Aargh! Che storia!" e comincia a fuggire urlando: "Dove sono i Turtles quando ne hai bisogno!"

In quel momento i Turtles sono nella loro casa nelle fogne, seduti attorno a un tavolino e giocano a carte. Uno di loro dice: "Non vi sembra di aver sentito un urlo?" ma un altro gli risponde: "Naa, pensa a giocare."


Tommy corre inseguito dal mostro, poi si ferma e pensa: "Non posso continuare a fuggire, devo affrontarlo!" Tommy salta e si aggrappa a un cavo dell'alta tensione; il cavo si strappa e lui riesce ad aggrapparsi a una conduttura dell'acqua, mentre il cavo elettrico spezzato cade sul fondo della fognatura pieno d'acqua fulminando mortalmente il mostro. Tommy esce da un tombino e si accorge che, strappando quel cavo, ha staccato la corrente elettrica a tutta la città.


Quella sera Tommy mette la catenina al collo di Ari che dice: "Hai visto che manca la corrente in tutta la città?"

Tommy: "L'ho tolta io per rendere questa serata più romantica!"

I due ragazzi si baciano.

FINE.

18 settembre 2005

TOMMY - Il golem

È Domenica e Tommy è in chiesa, in fondo e in piedi. La messa deve ancora cominciare quando si sente la voce dello speaker che annuncia: “Signore e signori, benvenuti alla messa! Accogliamo con un bell’applauso… il dj Super X!” Il dj Super X entra esultando con le braccia alzate, acclamato da uno scroscio di applausi. Una volta davanti al microfono egli dice: “Ciao, fedeli! Hey, qui è pieno, c’è la ressa, son qui tutti per la messa! Ma per benedire tutti quanti, la linea va a don Maurizio Seimandy!” Entra don Maurizio Seimandy; anche lui alza le braccia in segno di trionfo, ma viene accolto da fischi. Tommy pensa: “La messa non è più quella di una volta.” Don Seimandy dice: “Osanna nell’alto dei cieli.” e il dj Super X risponde: “Oooosanna!” Tommy pensa: “E nemmeno il dj Super X.”

Poco dopo don Seimandy dice: "Scambiatevi il segno di Pace." Tommy stringe la mano alla signora che sta alla sua destra la quale lo osserva con uno sguardo assatanato e gli dice: "Una stretta di mano è uno scambio d'energia!" dopodiché fugge. Tommy assume uno sguardo allucinato e pensa: "Che storia, chissà cosa voleva dire la signora! Ci dev'essere sotto qualcosa, meglio seguirla!" Prova a correre dietro alla donna, ma gli riesce solo di camminare piano; in dieci minuti può solamente uscire dalla chiesa. Pensa: "Com'è possibile che correndo ho impiegato dieci minuti per fare cinque metri? Come mai sarò così debole? Devo andare al bar a rifocillarmi!"

Dopo mezz'ora di impegno raggiunge il bar che si trova di fronte alla chiesa, fa un'abbuffata di brioche e cappuccini e intanto pensa: "In qualche maniera la signora deve avermi succhiato l'energia attraverso la mano, forse agisce da sola o forse in gruppo e se è così probabilmente ogni membro ha 'in appalto' una chiesa. Devo restare qui a controllare se la signora ritorna."

Dopo dieci minuti Tommy vede la signora dirigersi verso l'ingresso della chiesa e pensa: "Eccola, è lei, la devo seguire." Tommy esce di corsa dal bar ed entra in chiesa, osserva la signora all'opera e poi la vede fuggire e pensa: "Devo pedinarla."

Seguendo la signora Tommy entra in un vecchio edificio; in una stanza vi sono delle persone riunite a cerchio attorno a una statua nera raffigurante un demone. Il loro capo, vestito con una lunga tunica nera, dice: "Sorella Tecna, finalmente sei arrivata. Ora, con l'energia umana che tu, io e gli altri membri della setta abbiamo raccolto potremo animare il golem che ci permetterà di dominare il mondo! Fra trenta secondi si avvererà il sogno per cui stiamo lavorando da quarant'anni."

Tutti i membri della setta appoggiano le mani sul golem dicendo "Omm", mentre il loro capo legge delle formule magiche su di un libro. Tommy, nascosto in un angolo della stanza, pensa: "Che storia! Comunque non mi sembra un'idea positiva la loro. Devo impedirgli di portare a termine il loro piano!" e sale senza farsi notare su di una scala che porta ad un soppalco, sopra la sala e i membri della setta. Pensa: "Devo riuscire a fare in modo che perdano la loro energia e non possano dar vita al golem ... idea!". Prende una mosca morta dal pavimento del soppalco, la lega a un filo sottile e la fa saltellare sul volto di uno dei membri dicendo: "BZZ"; l'uomo comincia a fare dei gesti per scacciarla. Tommy mette la mosca sulla testa di una donna a fianco dell'uomo, questo le dà una manata in testa per schiacciare la mosca e la donna sviene. Tommy pensa: "Dunque la quantità di energia succhiata all'altro dipende dall'intensità del contatto. Una stretta di mano lo indebolisce, una botta lo fa svenire."

Il capo della setta dice: "Anche senza di lei possiamo continuare, mancano solo dieci secondi ... nove ... otto ... sette..."
Tommy pensa: "Non posso stendere anche gli altri con il trucco della mosca, non ho abbastanza tempo."
Capo setta: "Sei ... cinque ..."
Tommy pensa: "Idea!"
Tommy si mette a imitare la sirena dell'ambulanza, tutti i membri della setta si toccano a vicenda dicendo: "Tua!" e svengono. Tommy distrugge il golem a mazzate e brucia il libro su cui c'è scritto come costruirlo dicendo: "Ora brucio questo libro con le istruzioni per costruire il golem, così nessuno potrà mai realizzarne un altro. E anche se ve lo ricordaste a memoria non avete altri quarant'anni di tempo per rifarlo. Per voi è la FINE."

11 settembre 2005

TOMMY - Il tempo è denaro

Tommy è in classe mentre il prof. Munch dice ai ragazzi: "Siete solo un branco di incapaci che non ha volglia di fare nulla. Vi ho chiesto una relazione semplicissima e guardate cosa mi avete consegnato: quello di voi che ha scritto di più l'ha fatta lunga solo quattro pagine!" Tommy dice al compagno alla sua destra: "Ciccio, io non ce la faccio più ad ascoltare questo che si lamenta, devo trovare una scusa per uscire ... idea!" Dice: "Prof., posso andare al bagno?"

Tommy esce dalla classe e si reca al bagno; una volta lì pensa: "Finalmente posso sgranchirmi le gambe." Si sente un rumore del tipo "TOC, TOC, TOC." provenire dall'esterno dell'edificio. Il ragazzo si affaccia alla finestra incuriosito e vede degli operai che stanno togliendo dei pannelli dell'esterno della parete dell'edificio. Tommy pensa: "Ah, stanno smontando i pannelli di amianto, sono rimasti solo qui sulle pareti esterne del bagno."

Tommy torna nella sua classe che è stranamente silenziosa, ma lui non vi bada; dopo qualche secondo domanda a Ciccio: "Hey Ciccio, ce l'hai una caramella?" Vede che questo non gli risponde, gli passa una mano davanti agli occhi e dice: "Ciccio ... yuu-huu!" Poi si volta verso la sua compagna di banco a sinistra e le fa: "Hey Luisa, hai visto che Ciccio si è addormentato con gli occhi aperti?" indicando il compagno. Passa la mano davanti agli occhi di lei e dice: "Anche tu!" Si volta verso la classe e dice: "Oddio, sono tutti così!" Si volta verso il prof. e dice: "Anche il prof. Devo uscire a chiamare aiuto!"

Esce e spalanca la porta di un'altra aula e dice: "Scusate ... oh no, anche loro!" Scorge in fondo al corridoio il bidello e chiama: "Bidello!" Gli corre appresso, si mette a saltargli e a ballargli davanti e poi dice: "Anche lui!" Spalanca la porta della segreteria, all’interno della quale, oltre alle segretarie, si trovano dei cani e dei maiali immobilizzati, e urla terrorizzato: "Sono tutti così!” e poi, più stupito che spaventato, aggiunge: “Che storia!"

Tommy si siede sul pavimento e pensa: "Come mai sono tutti così? Vediamo ... dev'essere successo mentre ero in bagno ... Forse è stata una specie di radiazione che li ha ridotti così, e io mi sono salvato solo perché ero al riparo grazie ai pannelli di amianto!" Si alza in piedi e dice: "Sono l'unico che può salvare il mondo, corro subito a salvarlo? ... Noo, prima faccio tre cose che ho sempre sognato ... primo: baciare Luisa!" Tommy corre in classe e bacia la sua compagna di banco. "Secondo: schiaffeggiare il prof.!" Tommy prende a schiaffi il prof. "Terzo: mangiare il gelato a sbafo e con le mani!" Tommy va al bar della scuola e mangia il gelato prendendolo su dalla vaschetta con le mani; anche al bar sono tutti immobilizzati. Poi Tommy dice: "Ok, ora posso pensare a salvare il mondo. Ma come diamine faccio? Boh, io intanto vado a farmi un giro in centro, mi verrà una qualche idea."

Camminando per il centro Tommy non sente alcun rumore e pensa: "Dunque tutta la città, se non tutto il mondo, è rimasta immobilizzata." Ad un certo punto sente delle voci e pensa: "Allora c'è qualcun altro che non ha subito le radiazioni, e magari ne sa qualcosa." e si nasconde dietro lo spigolo di un edificio; da lì osserva di nascosto quello che sta succedendo.

Vede che alcuni uomini stanno rapinando una gioielleria e uno degli uomini dice: "Ancora un po' e qui abbiamo finito, io vado ad avvertire il capo che passiamo a rapinare ad un'altra gioielleria." Tommy pensa: "Allora sono stati loro a fermare il tempo ... che storia! Devo seguire quell'uomo senza farmi vedere."

Tommy lo segue ed entra dietro all'uomo in un edificio. L'uomo entra in una stanza e Tommy stando fuori sente il loro dialogo: "Capo, abbiamo finito con la prima gioielleria, ora passiamo ad un'altra." "Bene, procede tutto alla perfezione, quando avremo svuotato tutta la città potremo fuggire all'estero e poi riattivare lo scorrere del tempo." "Ok capo, io torno al lavoro."

L'uomo esce dalla stanza e Tommy lo stende con una randellata in testa; esce il capo della banda dicendo: "Cos'è successo qui?" e Tommy stende anche lui. Poi entra nella stanza e vede sull'attaccapanni delle tute di amianto e pensa: "Ah, usavano queste tute di amianto per proteggersi durante l'esposizione alle onde. Ma non lo sanno che è cancerogeno?" Si avvicina ad una strana apparecchiatura con in cima la tromba di un grammofono posizionata davanti a una finestra aperta e pensa: "E questa dev'essere la macchina per fermare il tempo. Per prima cosa lo faccio ripartire ..." Tommy sposta una levetta che c'è sulla macchina.

La gioielliera si sveglia e vede i rapinatori, urla e preme il pulsante che c'è sotto il bancone per chiamare i carabinieri. Questi arrivano immediatamente e i carabinieri puntano le pistole contro i rapinatori mentre il maresciallo Beretta dice: "Ebbrav'i nostri rapinatori! Pensavate di farla franca, eh? Nessuno può gabbare il maresciallo Beretta. A me non sfugge nulla!" In quel momento si vede che il maresciallo ha dimenticato i pantaloni a casa.

Tommy pensa: "... per seconda cosa distruggo questa macchina ..." Tommy prende la macchina a randellate e poi pensa: "... e per ultima cosa avviso il maresciallo Beretta che gli altri della banda sono qui." e fa anche questo.

Tommy passeggia per la città dicendo: "Che bello, ho salvato il mondo ed è tutto tornato alla normalità. Eppure ho come l'impressione di essermi dimenticato qualcosa ...". Tommy si batte una gran pacca sulla fronte ed esclama: "Devo tornare a scuola!"

FINE.

TOMMY - Le origini

Tommy era un normale ragazzo come tutti gli altri, ma un giorno la sua vita cambiò. Si venne infatti a trovare nel posto sbagliato al momento sbagliato, proprio quando dal Sole partì una scarica magnetico-nucleare, che colpì un satellite artificiale, il quale inviò la scarica a tutti i telefoni cellulari della Terra. Tommy, passeggiando per la strada, si venne a trovare tra quattro persone che in quel momento si stavano telefonando. Colpito da quattro scariche magnetico-nucleari Tommy divenne non più forte, non più intelligente, ma più stupido, più sfortunato, più fuso di testa e divenne una vera calamita per i guai. In compenso grazie alla scarica ora Tommy può telefonare in Australia senza fare il prefisso, cosa peraltro di nessuna utilità. Egli si trovò così protagonista di una serie di avventure pop al limite dell'incredibile. Cominciano qui le storie di Tommy!

07 settembre 2005

TOMMY - I protagonisti

Tommy
Il protagonista del fumetto è un ragazzo assolutamente normale che, nonostante l'iniziazione da supereroe, conserva questa sua caratteristica diventando quindi un anti-eroe positivo. Egli infatti, nonostante tutti i difetti caratteristici della sua età, si ritrova a dover fare i conti con molti nemici, che gli si parano incontro proprio a seguito della sua iniziazione, riuscendo a superarli non con poteri sovrannaturali ma facendo ricorso a tutto il suo bagaglio culturale e alla sua ironia di diciottenne metropolitano. Fisicamente è di altezza media, leggermente magro e ha come unica strana caratteristica quella di avere una chioma particolarmente voluminosa ed elettrica, altro brutto segno lasciatogli dalla sua iniziazione. Frase caratteristica che Tommy ripete spesso è "Che storia!", che frequentemente lui usa per esprimere tutte le sue sensazioni e sentimenti.

Ari
La ragazza di Tommy è carina, ha all'incirca la sua età ed è simpatica ma terribilmente gelosa.

Ciccio
Il compagno di banco e miglior amico di Tommy è, come il suo stesso nome indica, amante del buon cibo e di corporatura tendente allo sferico. Simpatico e disponibile, usa paragonare le cose positive a una torta e quelle negative a una minestra.

I superamici di Tommy
In comune hanno di essere molto strani, stupidi e di parlare in una maniera quasi incomprensibile, e sono:
Super-man: è un ragazzo con una mano enorme che gli provoca più svantaggi che benefici. Capo dei superamici di Tommy, egli è il più stupido ma più simpatico di loro e non riesce a pronunciare la lettera S.
Bat-man: é un ragazzo che applaude sempre, sia quando vuole esprimere la sua approvazione, sia quando, -ironico- vuole rendere presente la sua contrarietà. Non riesce a pronunciare la lettera B.
Acquaman: è un ragazzo che piange in continuazione, come una fontana. Piange per qualsiasi motivo, sia positivo sia negativo, e non riesce a pronunciare la lettera A.
Wonder Woman: è una ragazza bionda, truccatissima e molto appariscente. Passa tutto il suo tempo truccandosi e quando parla rende evidente tutta la sua stupidità: i suoi discorsi sono infatti assolutamente privi di senso.
Spiderman: è un ragazzo che sta sempre seduto al volante della sua spider rossa fiammante. Porta costantemente un paio di occhiali da sole e i suoi capelli sono tutti rivolti all'indietro, plasmati dal vento. Sta assieme a Wonder Woman e l'unica cosa che dice è "!".

I professori di Tommy
Munch: professore di Italiano, assomiglia in maniera impressionante al personaggio rappresentato nel quadro "Il grido" di Edvard Munch. Egli sostiene che quel dipinto sia un autoritratto e che Edvard Munch sia un suo lontano parente, ma i suoi studenti sanno benissimo che questa storia non è vera e che quell'espressione perennemente sulla faccia gli è venuta per il fatto che passa tutta la mattina a urlare contro di loro. Munch dovrebbe essere già in pensione, ma rimane al suo posto per carenza di sostituti.
Fiscale: professore di matematica, è perennemente serio e incapace di un sorriso come di fare una frase amichevole. Alto, magro e con uno sguardo impenetrabile, si esprime con un linguaggio talmente serio e forbito da raggiungere l'assurdità e l'incomprensibilità.

Il maresciallo Beretta
Personaggio più ridicolo che serio, non ha né la voglia né le capacità per risolvere i casi che gli vengono sottoposti e per questo spesso si rivolge a Tommy, contattato tramite un concorso. Basso e rotondo, parla con un simpatico accento napoletano e spesso si rende ridicolo; in particolare quando lui pronuncia la frase "Nulla sfugge al maresciallo Beretta." succede sempre qualcosa che lo smentisce e lo rende lo zimbello dei presenti. Stessa attitudine al lavoro ha il suo secondo, l'appuntato Finch, il quale però parla in veneto.

Kitt
Come già detto è il computer del telefilm "Supercar", solo che Tommy lo ha montato su di una vecchia 500. La separazione dalla precedente auto e dal suo proprietario Michael Knight ha fatto diventare Kitt terribilmente stupido; non riuscendo ad abituarsi a questa nuova situazione, Kitt continua a chiamare Tommy "Michael".